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mercoledì 30 novembre 2011

Black Rock Shooter

Black Rock Shooter è un OAV di 50 minuti realizzato sulla base dell’idea di un videoclip (il nome della canzone è per l’appunto “Black Rock Shooter”) delle Supercell.
La storia, dalla trama piuttosto scarna a dire il vero, si articola seguendo parallelamente le vicende in due mondi differenti ed eppure cronologicamente conseguenti l’uno all’altro: uno legato alla vita di tutti i giorni delle protagoniste (durante la quale esse sono semplici studentesse) nonché antefatto della seconda parte; uno totalmente immaginario, caratterizzato da un profilo vagamente dark-gothic, sede di continue quanto cruente battaglie.
Tutto inizia quando Mato Kuroi il suo primo giorno di scuola stringe amicizia con una sua compagna di classe anch’essa totalmente nuova  di nome Yomi Takanashi. Le due in breve tempo consolidano il proprio rapporto, divenendo letteralmente inseparabili… il destino tuttavia, come spesso accade, finisce per metterci lo zampino, facendo finire l’anno seguente Mato e Yomi in due classi differenti, rendendo di fatto minore il tempo che le due giovani possono effettivamente trascorre insieme nell’arco della giornata. A complicare il tutto inoltre contribuisce il progressivo emergere in Yomi di una gelosia nei confronti di una delle nuove amiche di Mato, una compagna di club di nome Yuu, cosa questa che porta dapprima la ragazza ad assumere via via un atteggiamento sempre più distaccato e taciturno e poi addirittura a sparire nel nulla, facendo perdere completamente le proprie tracce.
Cosa sarà accaduto a Yomi? Starà a Mato cercare, in qualità di sua migliore amica, di capirlo.

Mato nella versione "Black Rock Shooter"


BRS è un’idea senz’altro nata sotto le migliori premesse, se non altro grazie ad uno stile grafico decisamente interessante (basti vedere action figure ed artwork, spesso veri e propri capolavori), che riesce a tenere insieme un’icona web come Hatsune Miku ed un’atmosfera dark-Gothic… il problema sostanziale è che dietro a tutto questo c’è alla fine poco o nulla; o almeno, se qualcosa voleva effettivamente esserci, alla fine non si vede in modo adeguato.
Triste è stata dunque a mio parere l’idea di affidare ad un singolo OAV di soli 45 minuti la narrazione di una storia che più saggiamente si sarebbe dovuta articolare lungo un’intera serie animata… rischiando peraltro di perpetuare il danno anche oltre la mera qualità dell’OAV stesso, visto che quest’ultimo potrebbe risultare un enorme fonte di dejà vu per lo svolgimento della serie anime in programma da gennaio 2012 (a meno ovviamente di modifiche nella storia di base).
Insomma, al di là della storia (nemmeno troppo malvagia, va detto) in sé, BRS sembra pagare in primis lo scotto di scelte profondamente sbagliate, quali ad esempio la fretta di pubblicare un’opera troppo corta per non risultare “monca” in molte sue parti, come la caratterizzazione dei personaggi e la struttura narrativa (ed era impossibile fare altrimenti, soprattutto in un anime che destina così tanto tempo ai combattimenti e nei quali gli unici dialoghi presenti sono in un ambito completamente slices of life). Peccato, ma in questo caso c’è una possibilità di redenzione dietro l’angolo.

Mato vs Yomi in versione Dead Master. I combattimenti sono senz'altro la punta di diamente della produzione.
  
Tecnicamente, come già chiarito, ci troviamo davanti ad un prodotto estremamente valido, capace di tenersi in piedi praticamente anche solo in virtù delle proprie scelte stilistiche sia a livello di design, vedasi i temi musicali impiegati e le frequenti sequenze di combattimento (sebbene in questi ultimi qualche volta si riscontri un leggero calo della qualità, soprattutto durante delle animazioni più complesse), che di animazione (estremamente fluide nonostante la loro complessità).

Voto: 5 /5 e mezzo – Non certo un capolavoro, soprattutto a causa del potenziale inespresso. Da guardare se vi piace lo stile, chissà che magari questo OAV non vi convinca di più di quanto non è riuscito a fare con me.

Pro:
+ Uno stile accattivante rende piacevolissima la visione dell’opera.

Contro:
- 45 minuti portano con sé tutte le limitazioni del caso, tra cui una storia lineare e personaggi eccessivamente piatti.
- L’OAV ha la colpa di creare un’attesa nello spettatore, per poi disilluderla con un finale che purtroppo enuncia tutta l’incompletezza dell’opera in questione.

Se ti è piaciuto allora potrebbe interessarti: Claymore, Animatrix.

Fansub consigliato:  BRS è uno di quei pochi anime che, pur non essendo licensed qui in Italia, vantano nella loro edizione dvd dei sottotitoli nella nostra lingua, motivo questo che ne rende possibile l’acquisto a tutti gli appassionati che fossero interessati. Esistono in ogni caso diverse versioni fansub di buon livello, tra cui quella dei Freedom (quella da cui guardai l’anime al tempo), caratterizzata da un ottimo rapporto qualità/peso e da una traduzione piuttosto scorrevole.

1 commento:

  1. a me quest'oav era piaciuto molto ai tempi, soprattutto per via della grafica *_* da quel punto di vista meriterebbe un punteggio superiore, però come dici tu, lascia l'amaro in bocca il fatto che alla fine di questi 45 minuti non rimanga poi molto, se non un mare di domande :/ speriamo che il futuro anime dia più soddisfazioni!

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