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venerdì 11 maggio 2012

Speciale #10 - Focus on Medaka Box


L'altroieri, 10 maggio 2012 nelle fumetterie di tutta Italia, dopo l’annuncio fatto al Lucca Comics and Games 2011, è uscito, sotto l’egida della GP publishing, forse uno dei prodotti Shonen più interessanti e particolari che io abbia sinora visto, ovvero Medaka Box. Quale migliore occasione dunque per parlarne un po’ e magari fornire degli hint per i prossimi acquisti a qualche lettore?

Kumagawa, uno dei personaggi più ad effetto... basti pensare che in un contest di popolarità ha raccolto più del triplo dei voti della protagonista (in 2a posizione)!

Medaka Box – Un curriculum di tutto rispetto ed una trasposizione in corso…
Al di là delle mie parole, francamente non ci vuole molto per comprendere quanto atipico possa essere Medaka Box rispetto ai suoi colleghi più conosciuti (Naruto, One piece e co, giusto per citarne alcuni); basta già solo guardare la copertina ed accorgersi che il nome dell’autore su di essa riportato, altri non è che NisioiosiN, divenuto celebre tra gli appassionati di tutto il mondo per il concepimento della serie di novel che più di tutte ha avuto successo nel campo delle trasposizioni animate: Bakemonogatari!
Uno shonen concepito dalla stessa mente che anni fa aveva dato sfoggio a tutta una serie di intricati dialoghi, elevando una storia tutto sommato semplice a vero e proprio cult? La mente di molti di voi a ragione, ascoltate queste parole, probabilmente sarà già volata in alto nel cielo, esibendosi in voli inimmaginabili e dando il preciso comando alle vostre Itaku-membra di correre in fumetteria per accattare il primo volume… ma è mio dovere frenare il tutto sul nascere.

Il primo impatto con l’opera è difatti quanto di più atipico si possa immaginare se affrontato con tali pensieri in mente: Medaka è una ragazza superdotata, che eccelle in ogni tipo di mansione ed abituata sin da piccola ad essere sempre il top del top. Entrata assieme al suo amico di infanzia Zenkichi nell’istituto Hakoniwa, in virtù dell’adempimento alla propria missione personale (ovvero risolvere i problemi delle persone), la giovane si propone come presiedente del consiglio studentesco, riscuotendo grazie al suo gran carisma un tasso di approvazione ben del 98%. La sua “promessa elettorale”? Istituire una “Medaka Box”, nella quale gli studenti possano inserire le proprie richieste d’aiuto!
Senza dilungarci troppo, risconterete nell’incipit una certa banalità di fondo che, unita alla personalità della protagonista, non potrà che darvi l’idea di avere sotto gli occhi solo una sfocata replica di Haruhi con qualche elemento di vistosa esagerazione alla Toriko… ma pensare tutto ciò ed accantonare l’opera sul nascere sarebbe un grave errore, ve lo garantisco! Dopo una partenza diesel inspiegabilmente lunga (addirittura 50 e passa capitoli, roba che persino io rischiavo di dropparlo ad un certo punto) infatti, la vicenda improvvisamente inizia a mutare completamente aspetto, passando nel giro di una decina di capitoli addirittura attraverso 2-3 generi diversi ed assestandosi infine nella sua dimensione specifica, quella appunto di un battle-manga innovativo quanto particolare… ma di tutto questo, parleremo con più comodo tra qualche riga.
Per concludere questo paragrafo infatti, più che sull’opera in sé, era mia intenzione concentrarmi sulla trasposizione animata che proprio in questo periodo sta passando sulle emittenti nipponiche (e portato gentilmente qui, dai nostri cari amici fansubbers)… una vera e propria incognita a mio avviso! Se infatti, come vi avevo già accennato, la storia davvero interessante del manga parte solo dopo molto e molto tempo, l’anime targato Gainax (e qui già i più esperti si saranno messi le mani tra i capelli immaginando il seguito…) inspiegabilmente si è posta lo scopo di rappresentare solo la primissima parte di Medaka Box, ovvero quella che non solo risulta noiosetta ai più, ma che in sostanza appare solo come un frammento di una qualsiasi opera commerciale di stampo commedia/combattimento. Misteri del Marketing, nel vero senso del termine, citando un utente di animeclick è come “avere una gallina dalle uova d’oro ed usarla per farci un brodo di pollo” (e ciò in tutti i sensi, visto che sinora l’anime non ha neppure mostrato granché sotto il lato tecnico).

Medaka affronta Kumagawa nella sua "Perses" Mode
 
Combattimenti “alternativi”
Se è vero che come ogni altro manga appartenente al genere Shonen, il cuore di Medaka Box sono i combattimenti ed i continui power up dei personaggi, sarebbe ingeneroso archiviare questo aspetto della storia senza approfondire le sue vere e proprie meccaniche. Se in effetti non mancheranno certo scazzottate a suon di colpi improbabili e superpoteri (anche oltre il limite dell’esagerazione), al netto di questi primi 145 capitoli si può osservare come ben più della metà delle vicende si risolvano attraverso delle contese di tipo “logico”, atte ad esaltare non solo l’abilità dialogica e sceneggiativa dell’autore, ma anche le figure degli eroi più “deboli” (e dunque inclini ad atterrire i propri avversari grazie alle proprie doti).
I power up od i poteri innati dei vari personaggi, a differenza di quanto i cliché del genere impongono, non saranno infatti solo inerenti a capacità combattive vere e proprie come in Naruto e co, ma anche a degli aspetti apparentemente marginali. Per fare un esempio, Misogi Kumagawa, uno dei personaggi forse più interessanti dell’intera opera, fa vanto di un Minus (parleremo poi più tardi del significato che ha tale termine nella serie) denominato “All Fictions”, capace di negare interi aspetti della realtà a sua scelta (ad es ciò consente a Kumagawa di tramutare la morte in vita e viceversa… praticamente un potere che non ha limitazioni, se non per l’accezione stessa di realtà e finzione che il pg può avere)… e potete immaginarvi bene ovviamente quanto ciò, al di là della sua apparente inutilità, risulti devastante!
Insomma, di Power up, superpoteri ed esagerazioni volute ce ne saranno a gogo, ma l’effetto che ciò darà  al lettore sarà uno stranissimo equilibrio nel quale, di volta in volta, nessun potere risulterà essere veramente imbattibile come si vorrebbe far credere, soprattutto quando le sfide non potranno essere risolte in termini di mero scontro fisico.

Anche essere perfetti può essere motivo di conflitto in un manga che come Medaka Box gioca molto sui concetti....
 
Tre classi di personaggi “speciali”: Abnormals, Minuses, Specials e Not equals
Abbiamo nel precedente paragrafo, parlando dei combattimenti tra personaggi, più volte citato l’influenza che hanno i superpoteri negli stessi, a prescindere dalla natura del confronto in questione. Come sempre, una buona tattica per avere un manga di successo è formulare un buon sistema di poteri, che non sembri troppo forzato rispetto al contesto della storia, come ad esempio accade in To aru Majutsu no Index, dove sin dai primi episodi si dà una chiara spiegazione dei poteri esper e delle loro origini.
In medaka box accanto ai personaggi considerabili “normali” (ovvero quelli non dotati di alcun attributo innato), esistono ben quattro classi di superpoteri…
Abnormals: sono le persone che come Medaka eccellono in particolari campi grazie a delle abilità innate che posseggono sin dalla nascita. Si tratta di elementi considerabili come dei veri e propri surplus in termini di capacità, ottenuti e sviluppati spesso con impegno dai propri possessori e che fanno riferimento alla logica ed alla fisica.
Minuses: antitetici agli Abnormals nel vero senso del termine. Se infatti gli Abnormals sono in un certo senso “benedetti” dal destino per i loro doni, i Minus sono dei veri e propri fardelli per i propri possessori, derivanti da shock dell’infanzia o altri elementi infausti della propria vita. Il loro funzionamento trascende la logica e sovverte la normalità, giocando spesso sul controsenso della loro stessa definizione.
Specials: Al contrario dei superpoteri sopracitati, gli Specials non vantano vere e proprie anormalità, ma solo skills sviluppate grazie ad un allenamento continuo ed una disciplina ferrea, anche se spesso la loro forza non riesce comunque a competere con quella degli Abnormals.
Not Equals: Categoria che trascende Abnormals e Minuses, in quanto detentrice di skills assolute nel vero senso del termine. Tanto per fare alcuni esempi vi cito alcuni dei nomi delle abilità usate da uno dei due Not Equals attualmente conosciuti nella storia: “Live Zero” (capace di nullificare qualsiasi skills si desideri); Alibi Block (consente il teletrasporto); Death Block (consente l’immortalità ma non l’invulnerabilità).

Il team degli Abnormals più forti dell'istituto...
 
Medaka box: storia della decostruzione di uno Shonen
Se c’è una cosa che apprezzo, al di là del genere di appartenenza della serie, è l’autoconsapevolezza in fase di progettazione… mi spiego, se si vuol esagerare lo si può anche fare, ma è assolutamente importante farlo con piena coscienza di ciò che ciò comporterà, senza andare a prendersi troppo sul serio ed ottenere un effetto ridicolo. Medaka, così come HOTD ed Ikkitousen (che mischiano una certa serietà a buone dosi di auto-ironia), per fortuna riesce nella succitata impresa, tra l’altro facendo anche del vero e proprio meta-manga, nel quale non sono insoliti riferimenti al lettore stesso, al volume di appartenenza del capitolo o più in generale al mondo degli Shonen (chi ha seguito Bakemonogatari dovrebbe aver più o meno in mente di cosa parlo in tal senso).
Insomma, se Medaka può essere considerato a pieno titolo, nonostante le sue mille stranezze, come un manga appartenente a questo genere, spesso si legge tra le righe (anche in modo piuttosto esplicito) quasi una presa in giro del sistema che tale tipologia di storie porta avanti, dall’applicazione dei power up, alla qualifica stessa di “personaggio principale” (ci sono interi dialoghi incentrati sulla disquisizione dei privilegi del personaggio principale, ma dire qualcosa in più penso sarebbe solo uno spoiler gratuito, visto che stiamo parlando proprio degli ultimissimi capitoli).

I due Not Equals
Personaggi: un parco protagonisti davvero immenso!
Elencare tutti i personaggi principali e secondari che appaiono nel corso di Medaka Box è davvero un compito terrificante, soprattutto visto il loro numero complessivo… è come se NisioiosiN abbia pensato nell’elaborazione della storia che per ogni arco sarebbe stato meglio inserire ex novo un’intera schiera di personaggi! Non che ci sia da lamentarsi, ben inteso, anche perché nel walzer di ingressi ed uscite questo manga al contrario di molti altri può contare numerosissimi personaggi davvero interessanti soprattutto sotto l’aspetto della caratterizzazione comportamentale e psicologica, mai buttata a caso e spesso motivata anche da flashback (e qui l’autore è davvero apprezzabile, poiché mantiene sempre l’impegno nel dare un minimo di spiegazione anche quando si parla di pg minori destinati a scomparire di lì a poco).

I combattimenti nella loro rappresentazione sono sempre fenomenali
Le conclusioni
Insomma, se siete soliti diffidare degli Shonen a causa della loro povertà concettuale o giù di lì, posso assicurarvi che Medaka Box al contrario delle vostre aspettative, potrebbe rappresentare per voi una vera e propria oasi nel deserto, capace di divertire come di appassionare grazie al mix tra dialoghi, azione e splendide trovate.
Magari dategli uno sguardo via scan per farvi in un sol boccone i primi noiosi 55 e passa capitoli, ma non metteteci troppo tempo, che l’offerta lancio del primo volume qui da noi (1,90 euro) non so quanto duri!  

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