L'altroieri,
10 maggio 2012 nelle fumetterie di tutta Italia, dopo l’annuncio fatto al Lucca
Comics and Games 2011, è uscito, sotto l’egida della GP publishing, forse uno
dei prodotti Shonen più interessanti e particolari che io abbia sinora visto,
ovvero Medaka Box. Quale migliore occasione dunque per parlarne un po’ e magari
fornire degli hint per i prossimi acquisti a qualche lettore?
Kumagawa, uno dei personaggi più ad effetto... basti pensare che in un contest di popolarità ha raccolto più del triplo dei voti della protagonista (in 2a posizione)! |
Medaka Box – Un curriculum di tutto
rispetto ed una trasposizione in corso…
Al
di là delle mie parole, francamente non ci vuole molto per comprendere quanto
atipico possa essere Medaka Box rispetto ai suoi colleghi più conosciuti
(Naruto, One piece e co, giusto per citarne alcuni); basta già solo guardare la
copertina ed accorgersi che il nome dell’autore su di essa riportato, altri non
è che NisioiosiN, divenuto celebre tra gli appassionati di tutto il mondo per
il concepimento della serie di novel che più di tutte ha avuto successo nel
campo delle trasposizioni animate: Bakemonogatari!
Uno
shonen concepito dalla stessa mente che anni fa aveva dato sfoggio a tutta una
serie di intricati dialoghi, elevando una storia tutto sommato semplice a vero
e proprio cult? La mente di molti di voi a ragione, ascoltate queste parole,
probabilmente sarà già volata in alto nel cielo, esibendosi in voli
inimmaginabili e dando il preciso comando alle vostre Itaku-membra di correre
in fumetteria per accattare il primo volume… ma è mio dovere frenare il tutto
sul nascere.
Il
primo impatto con l’opera è difatti quanto di più atipico si possa immaginare
se affrontato con tali pensieri in mente: Medaka è una ragazza superdotata, che
eccelle in ogni tipo di mansione ed abituata sin da piccola ad essere sempre il
top del top. Entrata assieme al suo amico di infanzia Zenkichi nell’istituto Hakoniwa, in virtù dell’adempimento
alla propria missione personale (ovvero risolvere i problemi delle persone), la
giovane si propone come presiedente del consiglio studentesco, riscuotendo
grazie al suo gran carisma un tasso di approvazione ben del 98%. La sua
“promessa elettorale”? Istituire una “Medaka Box”, nella quale gli studenti
possano inserire le proprie richieste d’aiuto!
Senza
dilungarci troppo, risconterete nell’incipit una certa banalità di fondo che,
unita alla personalità della protagonista, non potrà che darvi l’idea di avere
sotto gli occhi solo una sfocata replica di Haruhi con qualche elemento di
vistosa esagerazione alla Toriko… ma pensare tutto ciò ed accantonare l’opera
sul nascere sarebbe un grave errore, ve lo garantisco! Dopo una partenza diesel
inspiegabilmente lunga (addirittura 50 e passa capitoli, roba che persino io
rischiavo di dropparlo ad un certo punto) infatti, la vicenda improvvisamente
inizia a mutare completamente aspetto, passando nel giro di una decina di
capitoli addirittura attraverso 2-3 generi diversi ed assestandosi infine nella
sua dimensione specifica, quella appunto di un battle-manga innovativo quanto
particolare… ma di tutto questo, parleremo con più comodo tra qualche riga.
Per
concludere questo paragrafo infatti, più che sull’opera in sé, era mia
intenzione concentrarmi sulla trasposizione animata che proprio in questo
periodo sta passando sulle emittenti nipponiche (e portato gentilmente qui, dai
nostri cari amici fansubbers)… una vera e propria incognita a mio avviso! Se infatti,
come vi avevo già accennato, la storia davvero interessante del manga parte
solo dopo molto e molto tempo, l’anime targato Gainax (e qui già i più esperti
si saranno messi le mani tra i capelli immaginando il seguito…)
inspiegabilmente si è posta lo scopo di rappresentare solo la primissima parte
di Medaka Box, ovvero quella che non solo risulta noiosetta ai più, ma che in
sostanza appare solo come un frammento di una qualsiasi opera commerciale di
stampo commedia/combattimento. Misteri del Marketing, nel vero senso del
termine, citando un utente di animeclick è come “avere una gallina dalle uova
d’oro ed usarla per farci un brodo di pollo” (e ciò in tutti i sensi, visto che
sinora l’anime non ha neppure mostrato granché sotto il lato tecnico).
Medaka affronta Kumagawa nella sua "Perses" Mode |
Combattimenti “alternativi”
Se
è vero che come ogni altro manga appartenente al genere Shonen, il cuore di
Medaka Box sono i combattimenti ed i continui power up dei personaggi, sarebbe
ingeneroso archiviare questo aspetto della storia senza approfondire le sue
vere e proprie meccaniche. Se in effetti non mancheranno certo scazzottate a
suon di colpi improbabili e superpoteri (anche oltre il limite
dell’esagerazione), al netto di questi primi 145 capitoli si può osservare come
ben più della metà delle vicende si risolvano attraverso delle contese di tipo
“logico”, atte ad esaltare non solo l’abilità dialogica e sceneggiativa
dell’autore, ma anche le figure degli
eroi più “deboli” (e dunque inclini ad atterrire i propri avversari
grazie alle proprie doti).
I
power up od i poteri innati dei vari personaggi, a differenza di quanto i cliché
del genere impongono, non saranno infatti solo inerenti a capacità combattive
vere e proprie come in Naruto e co, ma anche a degli aspetti apparentemente
marginali. Per fare un esempio, Misogi Kumagawa, uno dei personaggi forse più
interessanti dell’intera opera, fa vanto di un Minus (parleremo poi più tardi
del significato che ha tale termine nella serie) denominato “All Fictions”,
capace di negare interi aspetti della realtà a sua scelta (ad es ciò consente a
Kumagawa di tramutare la morte in vita e viceversa… praticamente un potere che
non ha limitazioni, se non per l’accezione stessa di realtà e finzione che il
pg può avere)… e potete immaginarvi bene ovviamente quanto ciò, al di là della
sua apparente inutilità, risulti devastante!
Insomma,
di Power up, superpoteri ed esagerazioni volute ce ne saranno a gogo, ma
l’effetto che ciò darà al lettore sarà
uno stranissimo equilibrio nel quale, di volta in volta, nessun potere
risulterà essere veramente imbattibile come si vorrebbe far credere,
soprattutto quando le sfide non potranno essere risolte in termini di mero
scontro fisico.
Anche essere perfetti può essere motivo di conflitto in un manga che come Medaka Box gioca molto sui concetti.... |
Tre classi di personaggi “speciali”:
Abnormals, Minuses, Specials e Not equals
Abbiamo
nel precedente paragrafo, parlando dei combattimenti tra personaggi, più volte citato
l’influenza che hanno i superpoteri negli stessi, a prescindere dalla natura
del confronto in questione. Come sempre, una buona tattica per avere un manga
di successo è formulare un buon sistema di poteri, che non sembri troppo
forzato rispetto al contesto della storia, come ad esempio accade in To aru
Majutsu no Index, dove sin dai primi episodi si dà una chiara spiegazione dei
poteri esper e delle loro origini.
In
medaka box accanto ai personaggi considerabili “normali” (ovvero quelli non
dotati di alcun attributo innato), esistono ben quattro classi di superpoteri…
Abnormals: sono le persone che come
Medaka eccellono in particolari campi grazie a delle abilità innate che
posseggono sin dalla nascita. Si tratta di elementi considerabili come dei veri
e propri surplus in termini di capacità, ottenuti e sviluppati spesso con
impegno dai propri possessori e che fanno riferimento alla logica ed alla
fisica.
Minuses: antitetici agli Abnormals nel
vero senso del termine. Se infatti gli Abnormals sono in un certo senso
“benedetti” dal destino per i loro doni, i Minus sono dei veri e propri
fardelli per i propri possessori, derivanti da shock dell’infanzia o altri
elementi infausti della propria vita. Il loro funzionamento trascende la logica
e sovverte la normalità, giocando spesso sul controsenso della loro stessa
definizione.
Specials: Al contrario dei superpoteri
sopracitati, gli Specials non vantano vere e proprie anormalità, ma solo skills
sviluppate grazie ad un allenamento continuo ed una disciplina ferrea, anche se
spesso la loro forza non riesce comunque a competere con quella degli Abnormals.
Not Equals: Categoria che trascende
Abnormals e Minuses, in quanto detentrice di skills assolute nel vero senso del
termine. Tanto per fare alcuni esempi vi cito alcuni dei nomi delle abilità
usate da uno dei due Not Equals attualmente conosciuti nella storia: “Live
Zero” (capace di nullificare qualsiasi skills si desideri); Alibi Block
(consente il teletrasporto); Death Block (consente l’immortalità ma non
l’invulnerabilità).
Il team degli Abnormals più forti dell'istituto... |
Medaka box: storia della decostruzione di
uno Shonen
Se
c’è una cosa che apprezzo, al di là del genere di appartenenza della serie, è l’autoconsapevolezza
in fase di progettazione… mi spiego, se si vuol esagerare lo si può anche fare,
ma è assolutamente importante farlo con piena coscienza di ciò che ciò
comporterà, senza andare a prendersi troppo sul serio ed ottenere un effetto
ridicolo. Medaka, così come HOTD ed Ikkitousen (che mischiano una certa serietà
a buone dosi di auto-ironia), per fortuna riesce nella succitata impresa, tra
l’altro facendo anche del vero e proprio meta-manga, nel quale non sono
insoliti riferimenti al lettore stesso, al volume di appartenenza del capitolo
o più in generale al mondo degli Shonen (chi ha seguito Bakemonogatari dovrebbe
aver più o meno in mente di cosa parlo in tal senso).
Insomma,
se Medaka può essere considerato a pieno titolo, nonostante le sue mille
stranezze, come un manga appartenente a questo genere, spesso si legge tra le
righe (anche in modo piuttosto esplicito) quasi una presa in giro del sistema
che tale tipologia di storie porta avanti, dall’applicazione dei power up, alla
qualifica stessa di “personaggio principale” (ci sono interi dialoghi
incentrati sulla disquisizione dei privilegi del personaggio principale, ma
dire qualcosa in più penso sarebbe solo uno spoiler gratuito, visto che stiamo
parlando proprio degli ultimissimi capitoli).
I due Not Equals |
Personaggi: un parco protagonisti davvero
immenso!
Elencare
tutti i personaggi principali e secondari che appaiono nel corso di Medaka Box
è davvero un compito terrificante, soprattutto visto il loro numero complessivo…
è come se NisioiosiN abbia pensato nell’elaborazione della storia che per ogni
arco sarebbe stato meglio inserire ex novo un’intera schiera di personaggi! Non
che ci sia da lamentarsi, ben inteso, anche perché nel walzer di ingressi ed
uscite questo manga al contrario di molti altri può contare numerosissimi
personaggi davvero interessanti soprattutto sotto l’aspetto della
caratterizzazione comportamentale e psicologica, mai buttata a caso e spesso
motivata anche da flashback (e qui l’autore è davvero apprezzabile, poiché mantiene
sempre l’impegno nel dare un minimo di spiegazione anche quando si parla di pg
minori destinati a scomparire di lì a poco).
I combattimenti nella loro rappresentazione sono sempre fenomenali |
Le conclusioni
Insomma,
se siete soliti diffidare degli Shonen a causa della loro povertà concettuale o
giù di lì, posso assicurarvi che Medaka Box al contrario delle vostre
aspettative, potrebbe rappresentare per voi una vera e propria oasi nel deserto,
capace di divertire come di appassionare grazie al mix tra dialoghi, azione e splendide
trovate.
Magari
dategli uno sguardo via scan per farvi in un sol boccone i primi noiosi 55 e
passa capitoli, ma non metteteci troppo tempo, che l’offerta lancio del primo
volume qui da noi (1,90 euro) non so quanto duri!
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