Spin-off
della serie principale “To aru Majutsu no Index”, l’anime To aru kagaku no
Railgun abbandona momentaneamente la storia principale per concentrarsi
totalmente sulla componente “scientifica” dell’ambientazione, presentandoci le
avventure di Misaka Mikoto (la Railgun), la sua bislacca Kohai Kuroko Shirai,
nonché delle loro amiche Saten e Uhiaru (apparse solo di sfuggita in Index).
Tutto
segue la routine quotidiana nel Gakuen Toshi, quando improvvisamente il Judgment
(per chi non se lo ricordasse, l’organizzazione incaricata di mantenere
l’ordine nel centro abitato e nella quale lavorano Kuroko e Uhiaru) inizia a
rilevare uno strano quanto preoccupante aumentare dei casi accertati di
micro-delinquenza, soprattutto da parte di esper di basso livello. Semplice
casualità, oppure dietro tutto ciò vi è qualcuno che sta tirando abilmente i
fili?
I numerosi siparietti tra Misaka e Kuroko saranno immancabili, per la gioia di tutti i fan |
Questo
spin-off, al tempo mio primo contatto con la serie To aru majutsu no Index,
rappresenta una perfetta occasione di svago tra i due episodi della saga
principale, permettendo al contempo di approfondire la conoscenza di due dei
personaggi secondari più amati della stessa, ovvero Kuroko e Misaka.
Le
due studentesse della Tokiwadai, legate tra loro da un solido rapporto di
amicizia (anche se c’è da dire che Kuroko prova ben altro per la sua Onee-sama,
come avrete modo di vedere in numerose gag), si muovono in una sorta di shonen
ibrido, spesso più incentrato sullo slice of life che sui combattimenti (cosa
che accade pure in To aru majutsu non Index, ma più ristrettamente)… e non è un
caso a tal proposito che la scelta sia stata quella di legare solamente metà
della serie alla vicenda principale, colmando la seconda con filler.
Fatta
questa premessa però, c’è da dire che il prodotto non risulta affatto scadente,
anzi, a volte riesce persino a comunicare all’interno della quotidianità
narrata, dei temi che in To aru majutsu no Index erano solamente accennati in
minima parte, come ad esempio il profondo senso di alienazione che i level 0 e i
level 1 hanno nei confronti di chi è dotato di maggiori poteri psichici (Saten
in tal senso diventa l’incarnazione di questo senso di malessere ed offre degli
importanti spunti in tal senso). Il resto? Storia a parte (inedita e ben fatta,
a tratti persino commovente –ma senza esagerare-), puro fanservice intellettuale
(niente ecchi quindi) per chi ama Misaka ed aveva il desiderio di vederla in
azione più spesso.
Saten e Uhiaru, i due personaggi-spalla di to aru kagaku no railgun (erano già apparsi nella sigla di Index se ricordate) |
Pur
migliorando nettamente il lato grafico rispetto alla serie “madre” (luci e
colori in primis), si ha un calo forse sul versante della OST, la quale, pur essendo
nel suo complesso pienamente apprezzabile, si rivela essere infarcita di b-side
o riproposizioni di temi musicali già sentiti, non riuscendo dunque a proporre
di qualcosa di veramente nuovo. Molto belle invece opening ed ending,
certamente pienamente in tema con la storia.
Voto: 7 – Opera godibile, che se avesse
puntato maggiormente sulla storia cardine, avrebbe meritato senz’altro un voto
maggiore. Magari tutti i filler fossero così, azzardo io a dire…
Pro:
+
Misaka e Kuroko a più non posso, per la felicità dei fan
+
Storia originale ma convincente…
Contro:
-
… a parte il finale un po’ sotto la media.
-
La serie è un filler continuo, ma alcune parti lo sono ben più di altre.
Se
ti è piaciuto allora potrebbe interessarti: To aru Majutsu no Index, Shakugan no Shana
Fansub
consigliato: Vista la fama vantata del
brand in questione, fortunatamente a seguire l’uscita sugli schermi nipponici
sono stati parecchi gruppi nostrani, tra cui mi sento di consigliare in
particolare Fate subs e Freedom. Personalmente ho seguito To aru kagaku
no railgun da questi ultimi e mi sono trovato molto bene, ma l’alternativa non
è certo di secondo piano.
Ho cominciato a vedere questa serie prima di To Aru Majutsu no index e quando sono arrivata a metà serie ho scoperto che era uno spin-off, quindi sono andata a recuperarmi l'anime madre. Peccato che Index mi abbia così nauseata da farmi droppare tutto XD
RispondiEliminaPersonalmente mi sono piaciute parecchio Misaka e Kuroko, prima o poi almeno questa serie la devo finire ;-P
Ro aru richiede molta ma molta pazienza purtroppo come serie, anche perchè la storia vera e propria si sviluppa praticamente a metà della seconda serie (e dovrebbe avere cuore proprio in una probabilissima terza stagione)... io spero che portino la novel qui in italia (anche se ci credo poco), davvero da quel che ho letto un gioiello nel suo genere.
EliminaComunque sì, Misaka e Kuroko sono veramente troppo per essere delle semplici comprimarie... e dunque alla JC hanno provveduto subito a sfruttare la cosa (anche se avrei preferito che si fossero attenute di più alla novel originaria, dove appare sia accelerator che un'altra level 5)
Nonostante la seconda parte decisamente sottotono e un fnale che non dice nulla, è stata una buon serie, merito sicuramente dello spassosissimo duo Misaka-Kuroko, ma anche le altre due coprotagoniste se la battono bene.
RispondiEliminaVero, il personaggio di Saten fa una buonissima figura, sia come spalle che come "oggetto" delle vicende tale da evidenziare una problematica non trattata nella saga principale (appunto come detto, il senso di inferiorità ed alienazione provato dai level 0/1)
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