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venerdì 25 novembre 2011

Usagi Drop


Daikichi è un impiegato sulla trentina, lavoratore indefesso ormai da lungo tempo di una piccola ditta di trasporti locale. Ricevendo la notizia della morte del proprio nonno, l’uomo decide di rientrare nella casa del defunto dopo una lunga assenza, ritrovandosi davanti, così come il resto della famiglia, alla figlia illegittima (di nome Rin) avuta da quest’ultimo con una donna più giovane ed ora scomparsa.
Stupefatti dalla rivelazione e, soprattutto, preoccupati per l’imbarazzo che tale notizia comporterebbe per il buon nome della famiglia, i familiari non riescono a decidere cosa fare della ragazzina, la quale ormai sembrerebbe destinata ad un istituto… se non fosse per l’intervento dello stesso Daikichi, il quale si assume la responsabilità di tenere la bambina.
Inizia così una nuova vita per il protagonista e per la giovane Rin, che porterà i due verso una graduale crescita e maturazione.

Può un single adattarsi in fretta e furia ad una nuova vita di papà? Lo scopriremo guardando la serie

  
Opera senz’altro originale, Usagi Drop si presenta come una commedia di formazione, nel quale i due personaggi principali gradualmente evolvono sotto l’occhio dello spettatore, vivendo in modo diverso le situazioni della loro quotidianità. Se infatti per Rin il doloroso trauma della perdita del suo vero padre è in qualche modo superato grazie a Daikichi, per quest’ultimo l’acquisizione di una bambina a cui badare comporta tutta una serie di sacrifici e mutamenti nella vita di tutti i giorni neppure lontanamente immaginata (situazioni tuttavia affrontate con successo grazie alla collaborazione con i vari comprimari, dai quali il protagonista apprende svariate cose) all’inizio.
Il realismo e l’umanità delle situazioni descritte è quindi la prima e fondamentale caratteristica di quest’anime, il quale saggiamente riesce a non cedere alla tentazione di proporre sviluppi repentini o magari puntare su elementi di stampo drammatico, per continuare a raccontare la propria storia, tanto da farlo assomigliare spesso e volentieri ad un vero e proprio lavoro cinematografico (ambito questo nel quale storie come quella proposta in “Usagi Drop” sono senz’altro più comuni).
Per finire senz’altro importante è porre un occhio sul parco personaggi dell’anime, non vasto come magari ci si potrebbe aspettare vista la tematica, ma comunque molto variegato e ben bilanciato. La scelta degli sceneggiatori è stata intuitivamente quella di puntare tutto sul duo centrale, cercando di far si che anche personaggi di una certa importanza (come la madre del miglior amico di Rin) non risultassero affatto invadenti, ma centellinassero la loro presenza in modo oculato a seconda dell’utilità o meno nell’evoluzione.

Spesso si punta sulla semplicità stessa della grafica per enfatizzare il clima allegro dell'opera
 
La grafica non è il massimo a dire il vero, anzi, a tratti essa può apparire come quasi semplicistica nella sua volontà di assomigliare più ad un acquarello animato ad un prodotto di animazione vero e proprio, ma il tratto c’è e non mi dispiace affatto. Musiche carine, ma non indimenticabili, volte soprattutto a sottolineare la positività con cui sono affrontate le vicende.

Voto: 8 – Non penso si tratti di un’anime per tutti, soprattutto a causa della sua struttura e della sua volontà di avanzare passo passo, senza fretta nella storia (non terminandola, visto che nel manga il tutto continua). Lo consiglio in ogni caso, perlomeno per farsi un’idea.

Pro:
+ Una storia di crescita completa e delicata, come raramente se ne vedono
+ Grande realismo, soprattutto nei rapporti tra i personaggi e le situazioni

Contro:
- Il ritmo è lento, quindi può anche risultare fastidioso per alcuni
- Purtroppo il fatto che la serie nella sua controparte cartacea continui ben oltre quanto si vede nell’anime fa sì che il finale sia aperto
- La grafica è spesso molto semplice

Se ti è piaciuto allora potrebbe interessarti: Clannad, Ikoku meiro no Croisee

Fansub consigliato: Collaborazione pressoché perfetta quella portata avanti dal trio Aozora, Leaf, Pluschan, caratterizzata oltre che da una buona qualità video (esiste solo una versione HD della serie) anche da un’ottima traduzione ed adattamento (il tutto scorre liscio come l’olio verrebbe da dire).

4 commenti:

  1. Ho visto questa serie, molto bella. Il character design sarà anche semplice e un po' spigoloso ma bisogna ammettere che le ambientazioni sono una vera meraviglia. Riescono ad essere dettagliatissime e acquerellose allo stesso tempo.

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  2. Finito appena ieri di vederlo anch'io, e anch'io mi appresto a recensirlo a breve.
    Comunque gran bella visione, per me una delle migliori del 2011. Di slice of life ne ho visti anch'io parecchi ma questo è di sicuro tra i più appassionanti e deliziosi, probabilmente perché estremamente realistico nei comportamenti, nelle reazioni psicologiche, nei dialoghi (non un inno al buonismo inverosimile come Aria the Animation, serie che personalmente reputo una mattonata sui coglioni).

    Sono d'accordo che alla fine lascia un particolare senso di insoddisfazione per il finale aperto (penso che avremmo voluto tutti vedere se Daikichi si sarebbe messo con la madre di Kouki), ma sinceramente, avendo saputo come prosegue e sopratutto come termina il manga originale (imho una porcata che, come lo stesso Clannad che hai consigliato, ti fa rivalutare in negativo L'INTERA STORIA) forse è stato un bene che Production I.G si sia fermata in quel punto piuttosto che avanzare. Le rinfaccio solo di non aver avuto il coraggio di inventarsi lei un finale vero e proprio smettendo di seguire il manga, piuttosto che trasmettere quella sensazione di incompletezza...

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  3. ... ed anzi che in clannad la parte finale è forse la migliore di tutto l'anime (almeno lì succede qualcosa, anche se può sembrare troppo accentuata la cosa ovviamente)!

    Comunque, tornando a Usagi, peccato che in parte questo titolo, sommerso dai successi travolgenti di anohana, madoka, steins gate, tiger & Bunny, mawaru penguindrum e hanasaku hiroha, sia passato un po' in sordina... ma senz'altro merita parecchio (come Ikoku, titolo ancor più sottovalutato e che sarà presto soggetto ad un'analisi approfondita).

    Attendo la tua visione sull'anime comunque ^^

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  4. La mia recensione sull'anime vorrai dire XD

    "ed anzi che in clannad la parte finale è forse la migliore di tutto l'anime"

    Se escludiamo la puntata finale sì. Però quello che c'è dopo la reputo la più grande presa per il culo della storia dell'animazione, al punto che odio visceralmente Key e ho stroncato After Story proprio per quella ^^

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