Durante la sua visita alla casa bianca di Washington, una
studentessa giapponese di nome Saki Morimi incontra per caso uno strano ragazzo
nudo, munito solo di una pistola ed un cellulare. Il giovane, che non ricorda
la sua identità né come sia arrivato sin lì in quello stato, salva la ragazza
da una incomprensione con la polizia locale, scoprendo suo malgrado di essere
membro di una strana organizzazione segreta chiamata “seleçao” e di star
partecipando assieme ad altri 11 individui ad uno strano gioco, il cui scopo
finale è quello di “salvare” (senza alcuna indicazione aggiuntiva in merito” il
proprio paese. Per compiere la propria missione ognuno dei partecipanti dovrà
interagire nel modo che meglio crede con Juiz, una misteriosa voce femminile
accessibile solamente tramite l’uso del proprio apparecchio telefonico, in
grado praticamente di fare qualsiasi cosa tramite l’uso del credito del
cellulare (10 miliardi di yen)... tenendo presente ovviamente che (tanto per
cambiare) il fallimento o l’esaurimento del credito equivarrà inevitabilmente
alla morte.
Che dire, l’anime parte
decisamente in quarta, quasi come il suo scopo fosse quello di proporsi allo
spettatore come una sorta di Bourne identity in versione animata, proponendo
nel corso della sua narrazione tutta una serie di tematiche anche abbastanza
importanti, come la disoccupazione giovanile, la gestione dello stato, il
terrorismo ed i conflitti intergenerazionali…
il problema più grosso è la struttura con la quale si è scelto di
organizzare il tutto.
Diciamocelo, undici episodi e
due film da 45 minuti non sono adatti a far sì che si possa concludere il tutto
in modo eccellente come per i 9-10 episodi ci si era illusi ed anzi alla fine
lasciano anche una certa amarezza nel constatare che l’anime a conti fatti non
è stato affatto memorabile, ma solo uno dei tanti (pur conservando i suoi
pregi).
Quanto ai personaggi, devo dire
che sono tutti molto caratteristici e contribuiscono in modo decisivo alla
costruzione dei dialoghi e delle situazioni… e questo non per dire che i protagonisti
siano dei personaggioni (in questo anime penso che non ve ne siano
sostanzialmente), ma perché essi la loro parte la fanno più che egregiamente.
Scoprirete vedendo l'anime il perchè dell'espressione sconvolta della tipa XD |
Buon lato tecnico,
caratterizzato da buoni sfondi ed effetti, ma anche purtroppo da un character
design un po’ troppo abbozzato rispetto alla serietà dell’opera (spesso la
rappresentazione degli umani ed i loro movimenti sono un po’ troppo
semplicisti, forse più adatti ad una commedia).
Buona OST, con qualche pezzo
degno di nota, come la opening degli Oasis (Falling down).
Voto: 8/8 e mezzo – Una delle tante occasioni sprecate purtroppo,
che a fronte di un’ottima premessa ed un buon lato tecnico, purtroppo non
finalizza più di tanto.
Pro:
+ Ottimo sviluppo
+ Capacità di creare suspance
Contro:
- Lato tecnico non sempre all’altezza
- Finale un po’ sottotono
Se ti è piaciuto potrebbe interessarti: Death note, Mirai Nikki, Steins;Gate
Io devo ancora (da mesi ormai) guardare i due film. La serie nel complesso mi è piaciuta abbastanza anche se con qualche remora sui personaggi (specialmente la protagonista).
RispondiEliminaL'avevo recensito qui. ^^
Una di queste sere finisco di vederlo.