Prima delle sinora due trasposizioni animate ispirate
dall’omonima (ed estremamente fortunata in patria) novel sull’eterno conflitto
tra scienza e religione, To aru Majutsu no Index (letteralmente “Un certo
indice magico”), prodotto dallo J.C. Staff nel 2008, si articola attraverso 24
episodi.
Kamijo Touma è uno studente trasferitosi ormai da tempo nella
città accademica (Gakuen Toshi), uno speciale polo di ricerca/abitativo fondato
sull’addestramento e lo sviluppo dei cosiddetti Esper, ovvero esseri umani in
grado di manipolare ed aggirare le normali leggi fisiche, sfruttando le proprie
capacità psichiche innate (le quali possono essere di svariati tipi, come ad
esempio il trasferimento spaziale, il controllo dei campi elettromagnetici, …).
Il ragazzo, pur essendo classificato come un “level 0” (ovvero come soggetto
senza poteri), porta con sé una particolare maledizione nella propria mano destra,
capace da una parte di annullare ogni tipo di illusione (come quelle generate
dagli Esper) e magia, ma allo stesso tempo anche la sua stessa buona sorte.
Un giorno, uscendo sul balcone del proprio appartamento, Kamijo
si ritrova inaspettatamente davanti ad una giovane suora dai capelli
grigio-argento, membro in fuga della chiesa anglicana nonché incarnazione
vivente di una raccolta di libri magici estremamente potenti, chiave stessa del
potere di tale congregazione magico-religiosa.
I due protagonisti |
L’incontro tra i due sarà il meccanismo di innesco che
porterà il ragazzo ad immergersi sempre più in una realtà ben diversa da quella
a lui sinora conosciuta, in cui scienza e religione si fronteggiano senza
esclusione di colpi in nome del predomino assoluto.
Passando all’analisi dell’opera in sé, va senz’altro
sottolineato come To aru Majutsu no Index, pur appartenendo al genere shonen e
dimostrandolo ampiamente, riesca a differenziarsi in modo quanto mai netto da
tutti i suoi simili, soprattutto a causa della scelta operata dall’autore
riguardo al far precedere la fase d’azione della storia da un arco narrativo
estremamente lungo e lento (tanto da richiedere alla versione animata
addirittura una serie e mezzo per coprire tale arco). Un artificio questo
estremamente efficace, che pur producendo un certo senso di staticità in alcuni
momenti (più che altro non si capisce dove si voglia andare a parare), riesce a
delineare agli occhi del fruitore dell’opera personaggi e sottotrame in modo
abbastanza approfondito.
Se però da una parte la storia di fondo come abbiamo
detto si può considerare veramente valida, il vero punto forte della serie sono,
strano a dirsi, i comprimari, i quali, intervenendo periodicamente nella
vicenda dei due protagonisti vanno a costituire un vero e proprio intreccio
corale, in cui ognuno di essi ha un piccolo ruolo. Insomma, difficile che non arriviate
ad amarne nemmeno uno… alcuni sono dei veri e propri idoli.
Tra tutti è senz'altro Misaka il personaggio più... elettrizzante XD |
Graficamente la serie, anche a distanza di tempo dalla
sua trasmissione, si presenta come estremamente valida, i cui unici difetti
possono essere al limite la rappresentazione dei pg con dei tratti un po’
troppo tondeggianti e l’uso di colori non proprio brillanti.
OST eccezionale, capace di miscelare in modo perfetto sonorità
elettroniche con quelle classiche (con la presenza di cori o pezzi strumentali)
e costituendo così un perfetto legame con il tema della contrapposizione tra
scienza e religione messa in scena nell’anime (a tal proposito da segnalare le
sue opening “Missing” e “Masterpiece”, veramente belle).
Voto: 8 –
Un bell’anime, a cui volendo si potrebbe alzare ulteriormente il voto fino ad 8
e mezzo/9 se non fosse per la presenza di alcuni archi che seppur utili, non
riescono ad appassionare come quelli “top” (vedasi l’arco delle Sisters). Personaggi
come Misaka Mikoto o Accelerator sarebbero da oscar, poco da dire…
Pro:
+ Sistema alla base del mondo magico e scientifico
perfettamente illustrato, arricchito da alcune idee a mio parere geniali
+ Personaggi inediti, spesso diventati vere e proprie
icone
+ Tecnicamente validissimo anche a distanza di anni
Contro:
- Lento ad evolvere
- Si sente in più punti la mancanza di protagonisti di
spessore… ma per fortuna le vicende ed i comprimari ci mettono una pezza
Se ti è piaciuto allora potrebbe interessarti: Shakugan no
Shana
Fansub consigliato: Il best è ad oggi il trittico formato dai gruppi Sarulandia+Karanaze+FMI…
poco da dire: formato avi leggero e qualitativamente ottimo (anche se devo
verificare se la già citata perdita di brillantezza sia da imputare a ciò
oppure no), traduzione ed adattamento indiscutibilmente di alto livello.
Volendo inoltre,
esiste anche una versione HD BD-rip curata dai F&F (vi è pure una versione
SD, in caso di irreperibilità della precedente), gruppo che solitamente artefice
di buone relle (anche se la qualità non è sempre costante tra lavoro e lavoro,
quindi occhio… anche perché io non l’ho proprio vista questa versione). Insomma,
potrebbe essere un’ottima alternativa se si punta ad archiviare una versione in
alta definizione della serie.
Io l'ho trovato veramente lentissimo, oltre al fatto che detesto calorosamente Index. L'unico personaggio veramente valido è Misaka, infatti To aru Kagaku no Railgun mi è piaciuto di più.
RispondiEliminaIn raltà ho visto per primo lo spin-off e poi la serie regolare, trovandola priva di appeal.
Index penso la detestino tutti XD (ancora ne devo trovare uno che dica "mi piace index")... così come credo che il fatto che Misaka sia una grande è un sentimento ugualmente condiviso (ma se è per questo ci sono anche altri personaggi che meritano, vedasi Kuroko o Accelerator).
RispondiEliminaPurtroppo come ho scritto e tu hai ribadito, la trama è piuttosto lenta... tanto che solo alla fine della seconda serie (o prima se si sa dove vuole andare a parare la storia dalla novel -che è già terminata-)ci si rende conto effettivamente che sino a quel momento è stata tutta un'introduzione.
Comunque ne parlerò in seguito con una recensione sulla seconda serie ovviamente ^^
To aru majutsu no Index è sicuramente un bell'anime,un bel connubio tra scienza e magia,benchè gli archi 'scientifici' siano i più interessanti:index qui non è ancora odiosissima:nella seconda serie invece è da fucilare! Concordo nel dire che i comprimari sono i veri 'protagonisti' dell'anime, in primis Accelerator e Last Order (nella seconda serie non ne parliamo); Misaka è interessante quando è in coppia con Kuroko:quante risate!! Benchè sia lento e con protagonisti non azzecatissimi,la trovo un'ottima alternativa ai vari shounen presenti oggi sul mercato (Naruto e compagnia).
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