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sabato 3 dicembre 2011

Astarotte No Omocha


Astarotte, figlia dell’attuale regina del regno magico in cui essa abita, è una giovane succube e come tale, per passare in modo definitivo all’età adulta, deve assecondare i bisogni fisiologici tipici della sua specie, soddisfando i propri appetiti sessuali formando un harem. La ragazzina ha però un problema che si potrebbe addirittura definire critico, vista la sua razza di appartenenza: il profondo odio nutrito verso tutti i rappresentanti dell’altro sesso a causa di uno shock subito in tenera età (entrò in camera da letto della madre, la quale essendo anch’essa una succube potete immaginarvi cosa stesse facendo…).
Ormai seccata della continua pressione fattale dalle proprie cortigiane a tal merito, Astarotte decide infine di accettare il proprio destino, ponendo però come  unica condizione quella che il suo primo partner sia un maschio umano, confidando sul fatto che la sua richiesta sia pressoché impossibile a causa del malfunzionamento di Ygdrasil, l’albero magico che funge da collegamento tra i vari mondi.
Sfortuna di Astarotte vuole però che, a causa dei suoi stessi poteri, l’albero si riattivi di colpo dal suo letargo, consentendo l’arrivo dal mondo degli umani di Naoya e della sua giovane figlia Asuha (sebbene il divario di età tra i due sia ridicolo e poi si spiegherà il perché), i quali vengono immediatamente assunti come parte del personale del castello.
Inizia così il rapporto conflittuale tra la giovane succube ed il designato primo membro del suo personale harem.

La Rie e Yui Horie (tizia con... i capelli viola XD) spesso vanno in coppia nei doppiaggi


Astarotte no Omocha è purtroppo il classico quanto tragico esempio di anime che, nato originariamente per divertire con leggerezza, perdendo di vista il suo scopo primale, tenta di compattare in soli 12 episodi un po’ di tutto, dal genere slices of life (la vita scolastica di Astarotte) alla commedia romantica.
Intendiamoci, non che vi sia poi tutta questa storia da raccontare, anzi, visto che la sensazione dominante è quella di guardare veramente un qualcosa di orrendo, capace, nel suo continuo riciclare situazioni al limite del banale, di portare avanti delle gag praticamente basate sul tratto comico dei personaggi più che sui doppi sensi e le allusioni che l’ambientazione e la natura della protagonista stessa offrirebbero.
La godibilità della serie parrebbe quindi essere brutalmente rilegata unicamente allo sviluppo del rapporto tra i due personaggi principali, come da tradizione nel genere commedia romantica… se non fosse per il fatto che anche qui si riscontrano parecchie lacune.
Insomma, per dirla tutta siamo veramente lontani dall’apice di Toradora! o anche solo dal livello sufficiente di Zero no Tsukaima: qui a farla da padrone sono personaggi e dialoghi decisamente di basso livello e scontati. Sembrerà strano da dirsi, ma alla fine, per chi come me l’ha conosciuta in opere di tutt’altro spessore, in un certo senso dispiace persino che la Rie debba mettere la propria voce su personaggi come Astarotte.

La madre di Astarotte (la regina) è senz'altro uno dei pg meglio riusciti dell'anime. Peccato per il poco spazio che ha trovato....
  
Lato tecnico abbastanza povero, sia sul lato grafico (dove però lo stile allegro e colorato è tipico della commedia  e quindi passabile) che sonoro (musiche mediocri ed abbastanza insipide diciamo), tanto da non conferire quasi nessun punto extra al tutto.

Voto: 4 – Mi sono chiesto più volte se valesse davvero la pena continuare a guardare una simile opera… assolutamente dimenticabile e difficilmente consigliabile a qualcuno, a meno che per voi non valga il ragionamento “conosciamo il peggio per goderci meglio il resto”.

Pro:
+ Colorato ed allegro almeno in apparenza
+ Piacerà senz’altro ai lolicon

Contro:
- Banale
- Né carne né pesce nella scelta del genere

Se ti è piaciuto allora potrebbe interessarti: … l’ippica XD No scherzo, ma ci sono senz’altro commedie romantiche migliori come Zero no Tsukaima (che tra l’altro condivide l’ambientazione fantasy) e Toradora. Se invece si cerca un umorismo basato su doppi sensi ed allusioni sessuali B gata H kei e Seitokai Yakuindomo fanno per te!

Fansub consigliato: Gli Aozora hanno fatto una versione di quest’anime sia in versione SD che HD. Ammesso che vogliate vedere questo anime, direi che la scelta migliore è senz’altro il gruppo citato.
Ps: I Saimoe fansub stanno curando la versione BD, casomai vi interessasse un full horror HD, anche se non garantisco sulla traduzione (visto che non ho seguito da loro).

4 commenti:

  1. Devo dire che dopotutto ci sei andato leggero ^_^
    Io se mai dedicherò/sprecherò del tempo per farci una recensione (prima dovrei finirlo e la voglia di finirlo è inesistente) ci andrò con mano ben più pesante.
    Se devo pensare a qualcosa fatto brutto sicuramente il nome che mi passa per la testa è proprio Astarotte.

    Quest'anime mi ha anche fatto odiare la voce di Rie, la mia doppiatrice preferita, poiché Lotte è uno dei personaggi più irritanti che mi siano capitati.
    Per come la vedo io non tiene il paragone per nulla con il celebre Toradora. E anche paragonarlo a Zero è un'insulto per quest'ultimo.

    Speriamo in qualcosa di meglio in futuro per la mia Rie preferita :)

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  2. Beh, aspè... tu conta che io ho visto nella mia carriera Mars of Destruction, un'opera da voto: 1 fisso, quindi tenendo da conto quello non posso che apprezzare maggiormente tutto il resto (sinora non ho mai visto nulla che nemmeno si avvicinasse a quell'orrore :O)

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  3. Uhm mi sa che quello mi manca... per fortuna... ^^

    Ok depenniamo questo mars of destruction, non credo ne valga la pena se è così tanto più schifoso del giocattolo di astarotte.

    Comunque se ci penso qualcosa peggio di astarotte l'ho visto ma credo di averlo completamente cancellato dalla memoria...

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  4. Prima o poi lo recensirò pubblicamente quell'orrore di oav, poco ma sicuro XDD (se non altro perchè la versione troll-sub è esilerante)

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