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martedì 10 gennaio 2012

Kamisama Dolls

Con questa recensione inizia ufficialmente uno scambio di link con il forum Claymorefan.org, sito nel quale come vi avevo accennato qualche tempo fa quando pubblicai lo speciale sulle simbologie sessuali in Claymore, bazzico da tempo immemore.
A fine post troverete dunque un link alla discussione aperta sulla già citata piattaforma ed egualmente accadrà in senso opposto. Spero che l'iniziativa possa portare da ambo le parti nuovi fronti per arricchire il dialogo ^^


Utao non sembra felice del suo ruolo di mascotte nell'anime XD
Sfuggito in un modo o nell’altro al suo ingombrante passato (rinunciando con tale atto a tutti i privilegi che la sua condizione gli avrebbe donato rimanendo al villaggio), Kyohei durante una serata con gli amici in un locale a Tokyo, scopre per caso il cadavere di un uomo nell’ascensore. Chiamata la polizia e fatti i dovuti accertamenti il ragazzo rientra dunque nel proprio appartamento, dove trova ad attenderlo la sua giovane sorella minore Utao, attuale padrona di Kukuri (un kakashi, ovvero una grossa marionetta semovente in legno, una volta controllata dallo stesso Kyohei), la quale gli riferisce della fuga dal villaggio di Aki, vecchia conoscenza del protagonista nonché pericoloso assassino “marionettista”.
Che il tanto odiato rapporto con il paese d’origine non sia stato ancora rotto del tutto? 

Avventura senz’altro interessante quella proposta in “Kamisama Dolls”, ma che purtroppo, complice il lento scorrimento della vicenda e la conseguente mancanza di una vera e propria conclusione della stessa nell’arco temporale coperto dai tredici episodi di cui la serie è composta, non riesce a convincere pienamente, sebbene tutte le ottime premesse abilmente disseminate lungo la narrazione. La sensazione è dunque, per dirla in parole povere, che “Kamisama Dolls” sia un’opera attualmente giudicabile solo in minima parte e che fa della sua principale colpa proprio forse l’eccessiva volontà degli sceneggiatori di concentrarsi sulla costituzione di una solida base per le vicende che verranno, piuttosto che per quelle esposte al momento (mancando così l’obbiettivo di alzare il ritmo e colpire lo spettatore).
Voto sospeso sino a visione ultimata della storia dunque? Non totalmente, anche perché per fortuna, come già accennato, anche così vi sono degli ottimi punti a favore dell’opera, uno su tutti il fattore personaggi, in definitiva ben curato. Pienamente esplicativi in tal senso sono gli esempi costituiti da Aki e dal protagonista, i quali, testimoni ed allo stesso tempo partecipi di una realtà locale assai turbolenta, attraverso i loro ricordi di gioventù riescono ad esporre efficacemente tutti i perché dei loro atteggiamenti ed azioni senza sembrare eccessivamente forzati o peggio ancora irrazionali.
Un po’ meno bene esce invece dall’analisi l’atmosfera che accompagna la narrazione, molte volte forse troppo serena rispetto a quanto dovrebbe essere, visto il continuo riferirsi della trama agli intrighi tra fazioni del villaggio.


Questo colosso rappresenta uno dei più grossi punti interrogativi della serie. Scoprirete da soli il perchè...

Graficamente la serie, pur mostrando un character design dal tratto a mio parere piuttosto grezzo, si presenta molto bene, favorendo tendenzialmente l’uso di tonalità calde rispetto a giochi di luci ed ombre. Animazioni dei combattimenti senz’altro fluide, a cui però in parte contribuiscono le forme per nulla complicate da rappresentare dei Kakashi (non proprio il top quanto a design).
Buona colonna sonora, a partire dalla ending.

Voto: 7 – Buona serie, ricca di spunti senz’altro interessanti per un ipotetico seguito, ma la cui mancanza di un finale vero e proprio lega indissolubilmente la valutazione completa al futuro stesso della serie. Magra consolazione, la scelta perlomeno questa volta è stata palese (considerazioni sull’effettivo successo dell’anime permettendo).

Pro:
+ Ottima costruzione della vicenda
+ OST e doppiaggio (recitazione insomma) ben curati

Contro:
- Graficamente si presenta come un po’ grezzo
- Manca un finale per il momento

Se ti è piaciuto allora potrebbe interessarti: To aru Majutsu no Index, Durarara

Fansub consigliato: gli SSK sono attualmente l’unica scelta veramente degna di nota per quanto riguarda questa serie, sebbene al tempo l’avessero stallata per un po’.  Ottima qualità, ottime traduzioni… insomma il solito menu a cui il gruppo ci ha abituato.

Visita questa recensione anche su Claymorefan.org - Kamisama Dolls su Claymorefan.org

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