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domenica 6 maggio 2012

Neo Genesis Evangelion


Nell’anno 2000 l’impatto di un meteorite in Antartide (evento che verrà denominato della serie “Second Impact”), crea un repentino quanto violento sconvolgimento delle condizioni climatiche della terra, decimando la popolazione terrestre e costringendola a immani sacrifici per preservare la propria sopravvivenza.
Quindici anni dopo tale tragedia, Shinji Ikari è convocato a Neo Tokyo 3 (un insediamento urbano nato dopo la catastrofe del Second impact) dal padre che lo ha abbandonato molti anni prima. Inizialmente titubante, soprattutto a causa del proprio carattere introverso, Shinji decide di accettare l’invito, scoprendo suo malgrado che il tanto atteso re-incontro per il genitore altro non è che la perfetta scusa per inserirlo in un progetto di difesa della terra da creature di origine sconosciuta chiamate Angeli. 
Inizierà così la storia del protagonista e dei vari comprimari che incontrerà all’interno della base della NERV, in un intreccio tra battaglie ed intrighi che sembra chiamare in causa forze ben al di sopra dell’umana comprensione.

Shinji intento nella sua principale occupazione: far deprimere lo spettatore!

Fenomeno di massa nonché successo internazionale, non ci sono altri termini per descrivere ciò che Evangelion è stato per l’animazione giapponese dalla sua ormai lontana messa in onda... un qualcosa che per la prima volta forse ha diffuso su scala mondiale il fenomeno anime, creando un brand capace ancora oggi di attirare milioni di fan ed assicurare vendite totali (e poco importa che si parli di carta igienica, patatine o champagne).
Capolavoro assoluto dunque? Forse, ma sta di fatto che la mia opinione, alla luce di numerose re-visioni (ad anni l’una dall’altra) rimane pressoché invariata: NGE è un ottimo anime, capace di dare un taglio cinematografico ad una storia ben concepita, ma che nel finale mostra tutte le debolezze derivanti dalla sua presunzione di voler andare oltre il mero scopo ludico. Risultato? Una fortissima amarezza, soprattutto alla luce di quanto di buono mostrato nel corso della serie… ma andiamo con ordine nell’analisi dell’opera.
Se da una parte i misteri si rivelano sin da subito il fulcro della trama, incuriosendo lo spettatore attraverso tutti gli episodi che compongono la serie, il fattore critico si rivela proprio essere la loro risoluzione, spesso più veloce e meno profonda di quanto ci si può aspettare… ed il tutto per cosa? Per guadagnare un po’ di tempo extra da dedicare all’introspezione dei protagonisti, cosa questa che normalmente mi sarebbe anche andata bene, se solo la sua esecuzione pratica non si risolvesse in una rapida successione di scene già viste e lunghi monologhi neppure così profondi come si vuole far credere.
Tralasciando l’ignobile finale, resta comunque una maggioranza dell’anime che merita il successo che ha avuto, con lunghi combattimenti (ognuno dei quali anticipato da una non banale fase di “quiete prima della tempesta”) alternati ad altrettanto buone controparti dialogiche (che vanno man mano a delineare tutti i caratteri del cast, anche quando parliamo di pg apparentemente minori, nonché gli intrighi interni ad esso).

Trovo sia inutile inserire un finale che punta a salvare i "nerd" se poi nel corso della serie presenti roba di questo tipo XD
Sul versante tecnico, va detto che colpisce notevolmente vedere a distanza di anni un anime che nella qualità delle sue animazioni ed illustrazioni, riesce ancora a tenere bene il passo con le produzioni moderne (soprattutto per quanto concerne il design dei mezzi ed il chara design). Buona colonna sonora, che a mio parere però forse pecca un po’ per quanto riguarda la costanza, in quanto costituita sia da pezzi grandiosi che altri nemmeno passabili.

Voto: 7 e mezzo/8 – Avrei volentieri messo un bell’8, ma sinceramente, anche davanti alla mia ferma intenzione nell’emettere il giudizio di mantenermi quanto più oggettivo possibile verso un’opera che ho visto e rivisto non apprezzandola, sarei ipocrita se lo facessi. La questione è semplice, se si vuole puntare a fare un anime di carattere psicologico, si deve preparare la strada allo spettatore in maniera molto accurata, evitando di balzare troppo da un estremo all’altro. Non nasconderò che sono passati anni, ed eppure nonostante una prima parte coinvolgente, arrivo sempre agli ultimi episodi con un fragoroso sbadiglio, non vedendo l’ora che il tutto si concluda. Certo, a volte è solamente questione di gusti inconciliabili, ma la mia impressione è che Evangelion su molte cose si sia scavato la fossa da solo.

I mecha  in tutto il loro splendore... e va detto che Evangelion da questo punto di vista è tanta roba!
Pro:
+ A distanza di anni Eva rimane un must per quanto riguarda trama e realizzazione tecnica;
+ Coinvolgente sotto tutti i punti di vista nella prima parte…

Contro:
- …quanto tremendamente noioso nell’ultima!;
- Pecca di molta presunzione per ciò che vuole rappresentare;
- Il protagonista ed alcuni comprimari sono quanto di più odioso si possa vedere in una serie…

Se ti è piaciuto allora potrebbe interessarti:  RahXephon, Gundam (sebbene lì in genere robotico sia molto più “puro”), I cieli di Escaflowne 

Fansub consigliato: la serie è da lungo tempo doppiata dalla Dynt, tra l’altro in modo largamente più che soddisfacente (uno dei migliori lavori che io abbia sentito assieme ad Ergo Proxy). Se siete interessati alla serie, vi consiglio di buttare un occhio su Amazon o simili (dove si possono trovare le varie edizioni a prezzi ragionevolissimi)… sennò esiste sempre la propria fumetteria di fiducia. Visto il successo che ha il brand in questione, non dovreste avere difficoltà a trovarne qualche copia in giro.

3 commenti:

  1. Concordo nel dire che Evangelion è stato (per non dire è ancora ora) un fenomeno internazionale che ha rivisto, per non dire rivoluzionato, il genere mecha. Non nego la pesantezza del finale della serie, come anche la complessità, tuttavia capendolo lo reputo il finale adatto per una serie in cui la psicologia dei personaggi è l'elemento chiave della serie (come anche i numerosissimi riferimenti religiosi). Un 8 sinceramente non rende giustizia per un anime così complesso ed affascinante (per non dire conturbante dal punto di vista psichico in certi episodi), anche se credo che questo sia il classico esempio di qualcosa che o lo si ama o lo si odia.

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  2. Io consiglio la visione degli speciali You are (not) alone 1.01 e You can (not) advance 2.22.
    Sono fatti molto bene e correggono alcune delle lacune della serie originale.
    C'è anche un terzo speciale, ma non sono sicura che sia già uscito in Italia.
    I primi due sono licenziati da Dynit.

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    1. Se intendi i film, allora alla fine questi dovrebbero essere 4 (due sono usciti, gli altri due sono in attesa) e vanno a riscrivere la storia originale facendo parecchi tagli devo dire... non che la soluzione non funzioni e sia gradevole, ma trovo che la prima parte dell'anime sia parecchio bella e quindi non richiedesse di per sè delle "riscritture".
      Vedremo il finale...

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