Eccoci infine giunti, dopo due
speciali per così dire “preparatori”, alla parte più corposa del discorso sul
mondo dei gadget legati ad anime e manga: le action figure. Sì, perché
diciamocelo, nonostante quanto possano essere belli gli altri oggettini, nulla
può competere nella mente di un otaku con la rappresentazione in
pvc/plastica/resina del proprio eroe/eroina preferito.
Ma cosa intendiamo quando
parliamo di action figure così in generale? La prima cosa da far presente in
una discussione in merito è senz’altro l’estrema varietà di tipologie che
affollano i banchetti delle fiere e delle fumetterie, costituendo
l’assortimento che generalmente ci fa scervellare anche ore ed ore prima di
dire la fatidica frase “prendo quella!”.
Ma prima... un riassunto delle puntate precedenti!
Le “Immani”
Questa manco è uscita e già la vedo costosa... |
Belle, curate nei minimi
dettagli, enormi, costosissime… per lo più giusto un oggetto da rimirare con
invidia nelle vetrine della propria fumetteria di fiducia, sognando di fare
quel terno al lotto tale da rendere un simile lusso veramente accessibile (e
questo non tanto per le proprie effettive possibilità economiche, ma perché
diciamocelo… quanti di voi effettivamente avrebbero il coraggio di spendere 300
e passa euro per un modellino, seppur bello?). Ecco cosa sono in poche parole
le “immani”, ovvero action figure a tiratura così limitata da sforare spesso nell’ambito
dell’unicità assoluta (nel caso siano state realizzate a mano da qualche
artista).
Personalmente, pur ammettendo
mio malgrado di essere uno di quei poveri illusi che alle fiere sbavano sopra
queste raffigurazioni tempestandole di foto, devo dire per onestà intellettuale
che ad oggi non mi è mai nemmeno passata per l’anticamera del cervello
l’intenzione di iniziare a mettere da parte i miei soldi per compiere la
follia… e la ragione, oltre al vil denaro (ma nemmeno tanto vil di questi
tempi) è piuttosto semplice: ovvero quella di tenere sempre da conto che i
gusti possono cambiare radicalmente anche in poco tempo e questi sono veri e
propri investimenti a senso unico, praticamente impossibili da piazzare sul
mercato dell’usato (ebay e co per
intenderci) se non a condizione di perderci (ma è un peccato, oltre che un
fattore di sommo rosicamento) o di riuscire a catturare l’interesse di qualche
altro appassionato “estremo”.
Le normali
Ben intendiamoci, nel mondo
della action figure l’aggettivazione “normale” non coincide quasi mai con
quella di “a buon mercato” anzi, soprattutto visto e considerato che gran parte
degli esponenti di questa categoria si attestano su un costo che va dagli 80 ai
120 euro (con lowerbound nel fatidico prezzo di 60 euro).
Il prezzo tuttavia, non è
certo tra tutte le caratteristiche l’unica a variare in modo tanto ampio; a
differenziarsi molto da pezzo a pezzo è difatti anche la qualità stessa delle
riproduzioni in analisi, spesso dei veri e propri gioiellini in pvc (il
materiale più utilizzato in tale ambito, sebbene per gli esemplari più costosi
si parli addirittura di resina) curati nei più piccoli particolari, tanto da
avere ben poco da invidiare anche alle già citate “immani” (se non per le dimensioni
della scultura, magari un po’ più piccola della media). Un perfetto esempio di
questa categoria sono le produzione della Good Smile Company.
Poco da dire, a parte che tra
tutte le tipologie sono senz’altro queste le mie preferite, nonché oggetto di
molti dei miei acquisti… anche se come immaginerete bene le loro dimensioni non
proprio trascurabili mi obbligano di tanto in tanto a dover ricercare nella
camera nuovi spazi da destinare alla loro allocazione (di recente ho tirato su
una vetrinetta, che poi vi mostrerò nel prossimo speciale).
Le low-cost
Per chi non è disposto a
spendere più di tanto per la propria passione, fortunatamente esistono anche
molte action figure considerabili come delle sorta di low-cost, realizzate in
plastica e vendute al prezzo massimo di 40-50 euro.
Così come tante altre cose,
ovviamente il puntare in partenza a prezzi bassi porta inevitabilmente ad una
resa qualitativa minore, ma le eccezioni del caso, è bene dirlo, ci sono
sempre, come ad esempio è il caso di alcune action prodotte dalla casa
Banpresto. Facendo un’analisi piuttosto generica si può dire che i principali
difetti davanti a cui vi troverete acquistando delle low saranno il tipo di
verniciatura applicato (un po’ approssimativa, soprattutto se la figure ha una
certa posa), i particolari (occhi e facce risulteranno convincenti solo ad una
certa distanza spesso) ed il materiale (che però è la cosa più irrilevante, a
meno che le saldature non siano a vista)… ergo, valutate bene il prodotto prima
di acquistare.
Nota: normalmente in tale
ambito, sono le serie di più gran successo commerciale a garantire
all’appassionato di turno la possibilità di scelta più vasta, soprattutto a
causa dell’imponente numero di produzioni. Chi ha girato almeno una volta in
una fiera avrà senz’altro potuto trovare corrispondenza delle mie parole nella
massa di statuette di Dragon ball, One piece, Fairy Tails, Naruto e via
dicendo.
Le snodabili (con sostegni e senza)
Una sotto-categoria di action
figure “low” e “normali” è senz’altro quella costituita dalle action figure non
rigide, il cui mix di articolazioni snodabili e di sostegni trasparenti permettono
all’acquirente di turno all’atto del montaggio di far assumere al pupazzo la
posa dinamica preferita tra quelle disponibili, perché no, magari replicando
una particolare momento di una battaglia o più in generale di una scena .
Il prezzo da pagare per tale
libertà di scelta risulta essere di contro abbastanza elevato: le action figure
snodabili infatti, al contrario delle altre, si presentano all’osservatore come
piuttosto brutte da vedere a distanza ravvicinata, non tanto magari per la
qualità della rappresentazione in sé, quanto per l’ingombrante snodo “a
pallina” (nonostante il passare del tempo e l’evolversi della tecnologia non
c’è nulla da fare, si tratta ancora della soluzione migliore) presente alla
giuntura di ogni arto effettivamente mobile (il che non fa piacere, visto che
si può arrivare a pagare una produzione Figma anche attorno ai 45 euro).
Sconsigliate a priori quindi?
Ni. Se da una parte infatti ribadisco quanto ho detto, dall’altra devo
ammettere per onestà intellettuale che spesso e volentieri, risulta davvero
parecchio difficile trovare girando per i negozi un’action figure che di base
abbia una posa dinamica veramente eccellente come ce la si può immaginare (a
meno ovviamente di non essere disposti a pagare veri soldoni)… quindi se l’idea
è quella di fare un acquisto da collocare in un punto piuttosto lontano dal più
vicino punto di osservazione (come ad esempio sulla mensola più alta di uno
scaffale) non dovrete praticamente preoccuparvi di nulla.
L’unico consiglio che vi do è
il seguente: prima dell’acquisto guardate bene su internet la resa che ha la
statuetta! Comprare sulla fiducia non è mai una buona ricetta…
Le porno-figure
Volendo avrei potuto
raccogliere questa categoria all’interno delle già citate fasce “normali” ed
“immani”, ma senz’altro sarebbe stato limitativo fare solo un lieve accenno… in
fondo le porno-figure sono un qualcosa che normalmente gli appassionati
considerano in modo molto diverso dalle normali figure, se non altro perché
effettivamente pochi avrebbero il coraggio di piazzare una roba del genere in
bella vista sullo scaffale della propria camera.
Come facile intuire dal nome
infatti, consideriamo le porno-figure, tutte quelle rappresentazioni che,
tratte da videogame o serie di stampo ecchi, non fanno mistero delle grazie
delle protagoniste, raffigurandole in pose provocanti e mostrando spesso tutto
ciò che si deve mostrare.
Perversione al pari dei
Dakimakura? Forse (al di là della mia idea personale), ma bisogna ammettere che
alcuni di questi pezzi meriterebbero davvero l’acquisto già solo per la qualità
della rappresentazione (e difatti non è un caso che spesso il prezzo sia
piuttosto alto).
I pupazzoni superdeformed
Girando per fiere e negozi,
avrete senz’altro notato più di una volta nella vostra vita, il presentarsi davanti
ai vostri occhi di numerose produzioni Nendoroid, ovvero rappresentazione
super-deformed (nello specifico i pg presentano delle teste sproporzionate) di
pg provenienti da serie anime e manga.
Al di là delle apparenze
estremamente pucciose che possono avere questi oggetti, è bene chiarire sin da
subito come il costo di questi oggetti sia tutt’altro che trascurabile, soprattutto
quando si parla degli esemplari più grandi, solitamente venduti attorno ai 50
euro. Insomma, al di là del loro aspetto, l’appartenenza delle Nendoroid alla
famiglia delle action figure trova la sua più grande motivazione nel prezzo di
vendita, per nulla inferiore alle versioni più “seriose”.
Le bootlegs
Con il termine bootlegs
intendiamo tutte quelle opere contraffatte che vengono spacciate da ormai
qualche anno sul mercato internazionale, arrivando a lambire, oltre che il
settore delle vendite online, anche quello dei negozi e delle fiere. Se da una
parte infatti il fenomeno crea non pochi problemi a chi acquistando online le
proprie figure vorrebbe avere la certezza di vedersi recapitare l’originale e
non una bootleg, è vero che ultimamente sono i negozianti stessi ad esporre
questi fake, proponendoli come un’alternativa alle versioni originali.
Lungi da me iniziare una
disquisizione sulla moralità di tale modus operandi, ma vi esorto a seguire
sempre una serie di regole d’oro quando comprate un’action figure:
1) Non
andate mai alla cieca. Lo so che la tentazione di fare un acquisto di sfuggita
è forte, ma cercate sempre di avere un’idea di massima di cosa stiamo parlando.
Guardate sempre i siti originali, studiate bene i package così come i
particolari del viso: le bootlegs sono imitazioni, ma spesso appaiono
estremamente differenti dall’originale.
2) Fidatevi
di voi stessi… e non si tratta certo di una frase fatta messa qui per fare
testo. Se guardando una figure sentite che qualcosa non va, che il viso non vi
convince o giù di lì, non cercate di autoconvincervi di star sbagliando! Tenete
sempre conto che una action figure, sia che sia falsa o che sia vera è
innanzitutto un oggetto di arredamento che trova il suo valore in primis nei
gusti del suo acquirente… insomma, acquistare un fake non è certo una colpa se
questa vi piace (anzi, alcuni fake sono fatti benissimo, tanto da sembrare
veri)!
3) Mai
pensare di fare l’affare comprando a prezzi troppo bassi (a meno che non siate
consci di avere tutte le carte in regola per contrattare al meglio). Chiedete
sempre se si tratta di fake o originali, osservate e studiate bene il vostro
interlocutore di turno… non tutti sono abbastanza onesti da dirvi in partenza
cosa state prendendo.
Facendo tutto ciò magari non
avrete la garanzia di prendere sempre roba originale, ma diciamo che eviterete
il buon 70% delle truffe (i negozianti non sono certo volponi, ve lo assicuro)…
e comunque ricordate la morale insita nel punto 2, ovvero “comprate solo quello
che vi piace al 100%”.
Ps: ovviamente se potete,
preferite sempre gli originali ai falsi. Supportare il mercato è sempre una
buona cosa, soprattutto quando farlo alla lunga può portare all’incremento del
vostro “capitale immobilizzato” (leggasi: la visione delle action figure per
chi vuole sbarazzarsene).
Consigli generali sulla manutenzione: di solito, manco a dirlo, le
action figure (a meno che non le usiate imprudentemente come giochi per vostro
figlio/fratellino/cuginetto/ecc…) non hanno mai grossi problemi di
manutenzione, se non per quanto riguarda la polvere che vi si deposita sopra.
Da allergico cronico quale
sono, in conclusione di questa rassegna mi sento in dovere di darvi dunque un
paio di buoni consigli per evitare che l’oggetto della vostra passione si
trasformi con il passare del tempo in criptonite.
Innanzitutto sarebbe sempre
bene preferire ai luoghi aperti come comodini, scrivanie e via dicendo, posti
più riparati dalle correnti d’aria, meglio ancora se del tutto sigillati
(magari attraverso l’uso di uno sportellino). A tal proposito vi dico subito
che anche per i meno pratici del bricolage, farsi in casa una vetrinetta
faidate non è né complicatissimo né troppo costoso con i giusti accorgimenti,
soprattutto se in camera si ha già una libreria. In tal caso infatti vi
basterà…
1) Fissare
sui lati della scaffalatura dei profili in legno con delle calamite;
2) Utilizzare
una lastra di Plexiglass (un po’ meno limpido del vetro ma più economico e di
facile reperibilità) forata sui lati (lo potrete far fare direttamente dal
negoziante, ottenendo così un punto a cui agganciare i pomelli e le maniglie)
come sportelletto;
ed avrete la vostra nicchia da
perfetti Itaku! Ovviamente le situazioni possono variare di caso in caso e
questa ricetta non è certo universale, ma tutto ciò è per farvi capire come
spesso ragionando si possono trovare delle soluzioni semplici e gradevoli alla
vista.
Vincere la propria battaglia
personale contro la polvere tuttavia non è certo una cosa così facile! Riparare
le vostre action figure avrà infatti come unico effetto quello di ritardare
l’inevitabile… dunque per il momento della battaglia decisiva starà solo a noi
farci trovare preparati al meglio. Innanzitutto non vi fate sfiorare neppure
lontanamente dall’idea di andarci giù di panno e spazzola con la delicatezza di
un elefante a meno che non amiate le figure mutilate: il pvc è resistente, ma
alcuni pezzi saranno inevitabilmente molto più fragili di altri.
Il mio santo Graal in tale
ottica devo dire di averlo trovato quasi per caso, tanto da dubitare che in
giro ne esistano ancora molti esemplari: una spazzola/pennelletto accessoriata
con pompetta manuale usata per pulire la macchina fotografica. Che dire, vi
consiglio caldamente di controllare in casa se i vostri ne hanno una nel
proprio kit fotografico della Reflex (non si sa mai) o cercare in un negozio
specializzato; non dovrebbe costare poi molto vista la sua semplicità e
funziona eccellentemente per rimuovere la polvere anche dagli anfratti più
difficili da raggiungere.
EDIT (31/12): se vi piace l'argomento action figure, vi consiglio un sito eccellente che tratta di questi oggetti, ovvero "MyFigureCollection". Si tratta di un'ottima risorsa per avere foto e valutare approfonditamente gli acquisti.
http://myfigurecollection.net/
EDIT (31/12): se vi piace l'argomento action figure, vi consiglio un sito eccellente che tratta di questi oggetti, ovvero "MyFigureCollection". Si tratta di un'ottima risorsa per avere foto e valutare approfonditamente gli acquisti.
http://myfigurecollection.net/
Bene, la rassegna per il
momento si è conclusa ed ora non resta che mostrarvi foto per foto la mia
collezione… ma per quello c’è tempo ed oggi ho scritto già abbastanza.
Aspetto commenti!
Delle action figure non ne ho mai comprate (credo che i due portachiavi a forma di Inoue e Renji presi in Giappone per una manciatina di Yen non possano essere contati in categoria). Personalmente ci sono veramente pochi personaggi (e per mia fortuna tutti abbastanza poco famosi) che potrebbero spingermi a fare un acquisto folle. In ogni caso, se proprio dovessi cedere, credo che lo farei andando su qualcosa di costoso (motivo in più per cui per ora non ho mai comprato nulla ;-P) ^^
RispondiEliminaPS: quando ci fai vedere le tue di action figures?
RispondiEliminaTranquilla non dovrete aspettare molto, giusto giusto il tempo di far arrivare nella mia collezione un altro pezzo (un pezzo da novanta come vedrete) e fare le foto.
RispondiEliminaDiciamo, aspettatevelo per il 3 gennaio più o meno ^^