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giovedì 29 dicembre 2011

Speciale #7 - Perchè l'Otaku è un Business... (parte 3)


Eccoci infine giunti, dopo due speciali per così dire “preparatori”, alla parte più corposa del discorso sul mondo dei gadget legati ad anime e manga: le action figure. Sì, perché diciamocelo, nonostante quanto possano essere belli gli altri oggettini, nulla può competere nella mente di un otaku con la rappresentazione in pvc/plastica/resina del proprio eroe/eroina preferito.
Ma cosa intendiamo quando parliamo di action figure così in generale? La prima cosa da far presente in una discussione in merito è senz’altro l’estrema varietà di tipologie che affollano i banchetti delle fiere e delle fumetterie, costituendo l’assortimento che generalmente ci fa scervellare anche ore ed ore prima di dire la fatidica frase “prendo quella!”.

Ma prima... un riassunto delle puntate precedenti!
Vi siete rinfrescati la memoria? Bene, partiamo!


Le “Immani”
Questa manco è uscita e già la vedo costosa...
Belle, curate nei minimi dettagli, enormi, costosissime… per lo più giusto un oggetto da rimirare con invidia nelle vetrine della propria fumetteria di fiducia, sognando di fare quel terno al lotto tale da rendere un simile lusso veramente accessibile (e questo non tanto per le proprie effettive possibilità economiche, ma perché diciamocelo… quanti di voi effettivamente avrebbero il coraggio di spendere 300 e passa euro per un modellino, seppur bello?). Ecco cosa sono in poche parole le “immani”, ovvero action figure a tiratura così limitata da sforare spesso nell’ambito dell’unicità assoluta (nel caso siano state realizzate a mano da qualche artista).
Personalmente, pur ammettendo mio malgrado di essere uno di quei poveri illusi che alle fiere sbavano sopra queste raffigurazioni tempestandole di foto, devo dire per onestà intellettuale che ad oggi non mi è mai nemmeno passata per l’anticamera del cervello l’intenzione di iniziare a mettere da parte i miei soldi per compiere la follia… e la ragione, oltre al vil denaro (ma nemmeno tanto vil di questi tempi) è piuttosto semplice: ovvero quella di tenere sempre da conto che i gusti possono cambiare radicalmente anche in poco tempo e questi sono veri e propri investimenti a senso unico, praticamente impossibili da piazzare sul mercato dell’usato  (ebay e co per intenderci) se non a condizione di perderci (ma è un peccato, oltre che un fattore di sommo rosicamento) o di riuscire a catturare l’interesse di qualche altro appassionato “estremo”.

Le normali
Ben intendiamoci, nel mondo della action figure l’aggettivazione “normale” non coincide quasi mai con quella di “a buon mercato” anzi, soprattutto visto e considerato che gran parte degli esponenti di questa categoria si attestano su un costo che va dagli 80 ai 120 euro (con lowerbound nel fatidico prezzo di 60 euro).
Il prezzo tuttavia, non è certo tra tutte le caratteristiche l’unica a variare in modo tanto ampio; a differenziarsi molto da pezzo a pezzo è difatti anche la qualità stessa delle riproduzioni in analisi, spesso dei veri e propri gioiellini in pvc (il materiale più utilizzato in tale ambito, sebbene per gli esemplari più costosi si parli addirittura di resina) curati nei più piccoli particolari, tanto da avere ben poco da invidiare anche alle già citate “immani” (se non per le dimensioni della scultura, magari un po’ più piccola della media). Un perfetto esempio di questa categoria sono le produzione della Good Smile Company.
Poco da dire, a parte che tra tutte le tipologie sono senz’altro queste le mie preferite, nonché oggetto di molti dei miei acquisti… anche se come immaginerete bene le loro dimensioni non proprio trascurabili mi obbligano di tanto in tanto a dover ricercare nella camera nuovi spazi da destinare alla loro allocazione (di recente ho tirato su una vetrinetta, che poi vi mostrerò nel prossimo speciale).

Le low-cost
Per chi non è disposto a spendere più di tanto per la propria passione, fortunatamente esistono anche molte action figure considerabili come delle sorta di low-cost, realizzate in plastica e vendute al prezzo massimo di 40-50 euro.
Così come tante altre cose, ovviamente il puntare in partenza a prezzi bassi porta inevitabilmente ad una resa qualitativa minore, ma le eccezioni del caso, è bene dirlo, ci sono sempre, come ad esempio è il caso di alcune action prodotte dalla casa Banpresto. Facendo un’analisi piuttosto generica si può dire che i principali difetti davanti a cui vi troverete acquistando delle low saranno il tipo di verniciatura applicato (un po’ approssimativa, soprattutto se la figure ha una certa posa), i particolari (occhi e facce risulteranno convincenti solo ad una certa distanza spesso) ed il materiale (che però è la cosa più irrilevante, a meno che le saldature non siano a vista)… ergo, valutate bene il prodotto prima di acquistare.
Nota: normalmente in tale ambito, sono le serie di più gran successo commerciale a garantire all’appassionato di turno la possibilità di scelta più vasta, soprattutto a causa dell’imponente numero di produzioni. Chi ha girato almeno una volta in una fiera avrà senz’altro potuto trovare corrispondenza delle mie parole nella massa di statuette di Dragon ball, One piece, Fairy Tails, Naruto e via dicendo.

Le snodabili (con sostegni e senza) 
Una sotto-categoria di action figure “low” e “normali” è senz’altro quella costituita dalle action figure non rigide, il cui mix di articolazioni snodabili e di sostegni trasparenti permettono all’acquirente di turno all’atto del montaggio di far assumere al pupazzo la posa dinamica preferita tra quelle disponibili, perché no, magari replicando una particolare momento di una battaglia o più in generale di una scena .
Il prezzo da pagare per tale libertà di scelta risulta essere di contro abbastanza elevato: le action figure snodabili infatti, al contrario delle altre, si presentano all’osservatore come piuttosto brutte da vedere a distanza ravvicinata, non tanto magari per la qualità della rappresentazione in sé, quanto per l’ingombrante snodo “a pallina” (nonostante il passare del tempo e l’evolversi della tecnologia non c’è nulla da fare, si tratta ancora della soluzione migliore) presente alla giuntura di ogni arto effettivamente mobile (il che non fa piacere, visto che si può arrivare a pagare una produzione Figma anche attorno ai 45 euro).
Sconsigliate a priori quindi? Ni. Se da una parte infatti ribadisco quanto ho detto, dall’altra devo ammettere per onestà intellettuale che spesso e volentieri, risulta davvero parecchio difficile trovare girando per i negozi un’action figure che di base abbia una posa dinamica veramente eccellente come ce la si può immaginare (a meno ovviamente di non essere disposti a pagare veri soldoni)… quindi se l’idea è quella di fare un acquisto da collocare in un punto piuttosto lontano dal più vicino punto di osservazione (come ad esempio sulla mensola più alta di uno scaffale) non dovrete praticamente preoccuparvi di nulla.
L’unico consiglio che vi do è il seguente: prima dell’acquisto guardate bene su internet la resa che ha la statuetta! Comprare sulla fiducia non è mai una buona ricetta…

Le porno-figure
Volendo avrei potuto raccogliere questa categoria all’interno delle già citate fasce “normali” ed “immani”, ma senz’altro sarebbe stato limitativo fare solo un lieve accenno… in fondo le porno-figure sono un qualcosa che normalmente gli appassionati considerano in modo molto diverso dalle normali figure, se non altro perché effettivamente pochi avrebbero il coraggio di piazzare una roba del genere in bella vista sullo scaffale della propria camera.
Come facile intuire dal nome infatti, consideriamo le porno-figure, tutte quelle rappresentazioni che, tratte da videogame o serie di stampo ecchi, non fanno mistero delle grazie delle protagoniste, raffigurandole in pose provocanti e mostrando spesso tutto ciò che si deve mostrare.
Perversione al pari dei Dakimakura? Forse (al di là della mia idea personale), ma bisogna ammettere che alcuni di questi pezzi meriterebbero davvero l’acquisto già solo per la qualità della rappresentazione (e difatti non è un caso che spesso il prezzo sia piuttosto alto).

I pupazzoni superdeformed
Girando per fiere e negozi, avrete senz’altro notato più di una volta nella vostra vita, il presentarsi davanti ai vostri occhi di numerose produzioni Nendoroid, ovvero rappresentazione super-deformed (nello specifico i pg presentano delle teste sproporzionate) di pg provenienti da serie anime e manga.
Al di là delle apparenze estremamente pucciose che possono avere questi oggetti, è bene chiarire sin da subito come il costo di questi oggetti sia tutt’altro che trascurabile, soprattutto quando si parla degli esemplari più grandi, solitamente venduti attorno ai 50 euro. Insomma, al di là del loro aspetto, l’appartenenza delle Nendoroid alla famiglia delle action figure trova la sua più grande motivazione nel prezzo di vendita, per nulla inferiore alle versioni più “seriose”.

Le bootlegs
Con il termine bootlegs intendiamo tutte quelle opere contraffatte che vengono spacciate da ormai qualche anno sul mercato internazionale, arrivando a lambire, oltre che il settore delle vendite online, anche quello dei negozi e delle fiere. Se da una parte infatti il fenomeno crea non pochi problemi a chi acquistando online le proprie figure vorrebbe avere la certezza di vedersi recapitare l’originale e non una bootleg, è vero che ultimamente sono i negozianti stessi ad esporre questi fake, proponendoli come un’alternativa alle versioni originali.
Lungi da me iniziare una disquisizione sulla moralità di tale modus operandi, ma vi esorto a seguire sempre una serie di regole d’oro quando comprate un’action figure:
1)      Non andate mai alla cieca. Lo so che la tentazione di fare un acquisto di sfuggita è forte, ma cercate sempre di avere un’idea di massima di cosa stiamo parlando. Guardate sempre i siti originali, studiate bene i package così come i particolari del viso: le bootlegs sono imitazioni, ma spesso appaiono estremamente differenti dall’originale.
2)      Fidatevi di voi stessi… e non si tratta certo di una frase fatta messa qui per fare testo. Se guardando una figure sentite che qualcosa non va, che il viso non vi convince o giù di lì, non cercate di autoconvincervi di star sbagliando! Tenete sempre conto che una action figure, sia che sia falsa o che sia vera è innanzitutto un oggetto di arredamento che trova il suo valore in primis nei gusti del suo acquirente… insomma, acquistare un fake non è certo una colpa se questa vi piace (anzi, alcuni fake sono fatti benissimo, tanto da sembrare veri)!
3)      Mai pensare di fare l’affare comprando a prezzi troppo bassi (a meno che non siate consci di avere tutte le carte in regola per contrattare al meglio). Chiedete sempre se si tratta di fake o originali, osservate e studiate bene il vostro interlocutore di turno… non tutti sono abbastanza onesti da dirvi in partenza cosa state prendendo.
Facendo tutto ciò magari non avrete la garanzia di prendere sempre roba originale, ma diciamo che eviterete il buon 70% delle truffe (i negozianti non sono certo volponi, ve lo assicuro)… e comunque ricordate la morale insita nel punto 2, ovvero “comprate solo quello che vi piace al 100%”.
Ps: ovviamente se potete, preferite sempre gli originali ai falsi. Supportare il mercato è sempre una buona cosa, soprattutto quando farlo alla lunga può portare all’incremento del vostro “capitale immobilizzato” (leggasi: la visione delle action figure per chi vuole sbarazzarsene).

Consigli generali sulla manutenzione: di solito, manco a dirlo, le action figure (a meno che non le usiate imprudentemente come giochi per vostro figlio/fratellino/cuginetto/ecc…) non hanno mai grossi problemi di manutenzione, se non per quanto riguarda la polvere che vi si deposita sopra.
Da allergico cronico quale sono, in conclusione di questa rassegna mi sento in dovere di darvi dunque un paio di buoni consigli per evitare che l’oggetto della vostra passione si trasformi con il passare del tempo in criptonite.
Innanzitutto sarebbe sempre bene preferire ai luoghi aperti come comodini, scrivanie e via dicendo, posti più riparati dalle correnti d’aria, meglio ancora se del tutto sigillati (magari attraverso l’uso di uno sportellino). A tal proposito vi dico subito che anche per i meno pratici del bricolage, farsi in casa una vetrinetta faidate non è né complicatissimo né troppo costoso con i giusti accorgimenti, soprattutto se in camera si ha già una libreria. In tal caso infatti vi basterà…
1)      Fissare sui lati della scaffalatura dei profili in legno con delle calamite;
2)      Utilizzare una lastra di Plexiglass (un po’ meno limpido del vetro ma più economico e di facile reperibilità) forata sui lati (lo potrete far fare direttamente dal negoziante, ottenendo così un punto a cui agganciare i pomelli e le maniglie) come sportelletto;
ed avrete la vostra nicchia da perfetti Itaku! Ovviamente le situazioni possono variare di caso in caso e questa ricetta non è certo universale, ma tutto ciò è per farvi capire come spesso ragionando si possono trovare delle soluzioni semplici e gradevoli alla vista.
Vincere la propria battaglia personale contro la polvere tuttavia non è certo una cosa così facile! Riparare le vostre action figure avrà infatti come unico effetto quello di ritardare l’inevitabile… dunque per il momento della battaglia decisiva starà solo a noi farci trovare preparati al meglio. Innanzitutto non vi fate sfiorare neppure lontanamente dall’idea di andarci giù di panno e spazzola con la delicatezza di un elefante a meno che non amiate le figure mutilate: il pvc è resistente, ma alcuni pezzi saranno inevitabilmente molto più fragili di altri.
Il mio santo Graal in tale ottica devo dire di averlo trovato quasi per caso, tanto da dubitare che in giro ne esistano ancora molti esemplari: una spazzola/pennelletto accessoriata con pompetta manuale usata per pulire la macchina fotografica. Che dire, vi consiglio caldamente di controllare in casa se i vostri ne hanno una nel proprio kit fotografico della Reflex (non si sa mai) o cercare in un negozio specializzato; non dovrebbe costare poi molto vista la sua semplicità e funziona eccellentemente per rimuovere la polvere anche dagli anfratti più difficili da raggiungere.

EDIT (31/12): se vi piace l'argomento action figure, vi consiglio un sito eccellente che tratta di questi oggetti, ovvero "MyFigureCollection". Si tratta di un'ottima risorsa per avere foto e valutare approfonditamente gli acquisti.
http://myfigurecollection.net/

Bene, la rassegna per il momento si è conclusa ed ora non resta che mostrarvi foto per foto la mia collezione… ma per quello c’è tempo ed oggi ho scritto già abbastanza.
Aspetto commenti!

3 commenti:

  1. Delle action figure non ne ho mai comprate (credo che i due portachiavi a forma di Inoue e Renji presi in Giappone per una manciatina di Yen non possano essere contati in categoria). Personalmente ci sono veramente pochi personaggi (e per mia fortuna tutti abbastanza poco famosi) che potrebbero spingermi a fare un acquisto folle. In ogni caso, se proprio dovessi cedere, credo che lo farei andando su qualcosa di costoso (motivo in più per cui per ora non ho mai comprato nulla ;-P) ^^

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  2. PS: quando ci fai vedere le tue di action figures?

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  3. Tranquilla non dovrete aspettare molto, giusto giusto il tempo di far arrivare nella mia collezione un altro pezzo (un pezzo da novanta come vedrete) e fare le foto.

    Diciamo, aspettatevelo per il 3 gennaio più o meno ^^

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