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martedì 6 dicembre 2011

Maria Holic


Kanako Miyamae è una giovane liceale del secondo anno appena trasferitasi alla Ame no Kisaki, un'istituto cattolico femminile, per cercare sia di porre rimedio alla sua fobia incontrollata per i rappresentanti dell’altro sesso (sindrome questa che apparentemente sembrerebbe essere stata causata a suo tempo dal furto della testata del suo flauto e della tuta da ginnastica e che trova sfogo in repentine quando violente eruzioni cutanee), che trovare l’amore della sua vita. La ragazza infatti, sin da subito si dimostra essere un’omosessuale, per di più spiccatamente incline a pensieri perversi (tanto da farla spesso sembrare più una maniaca che altro… e non è un caso che ella cerchi disperatamente di nasconderlo per non essere espulsa).
Il giorno del suo arrivo, Kanako incontra, dopo essersi persa nel parco antistante all’edificio, Maria, giovane nipote della preside dell’accademia, una ragazza tanto attraente quanto gentile e cortese, ma che dietro la sua maschera esteriore nasconde un terribile segreto. Nonostante il suo aspetto infatti, Maria non è nient’altri che un uomo travestitosi per portare a termine le volontà della propria nonna ed apprendere al meglio come stare a contatto e capire le persone (oltre a lei la sfida tra l’altro coinvolge anche la sorella, che al contrario si trova a doversi vestire da maschio nell’accademia gemellata per soli uomini).
Ovviamente la scoperta dei reciproci segreti porta le due all’intraprendere una sempre più conflittuale convivenza di compagne di stanza, la quale sarà il principale spunto per tutte le gag che si presenteranno.

Maria in uno dei rari momenti in cui cela la sua natura sadica e spietata

 
Maria Holic può considerarsi una commedia di genere scolastico, ma per correttezza è impossibile non citare il suo aspetto marcatamente demenziale e denigratorio del genere a cui più di tutti dovrebbe appartenere: lo yuri (ovvero gli anime incentrati sul rapporto tra donne… insomma la versione al femminile dello yaoi). Tutte le vicende proposte nell’anime, al di là della mera componente narrativa in stile slices of life, non sono nient’altro altro infatti che il modo per riproporre in varie salse l’umorismo che le combinazioni di personaggi sanno meglio creare, ovvero quello fatto di frecciatine ed insulti reciproci (in particolare Matsurika, la domestica personale di Maria, si rivela uno dei personaggi meglio riusciti con la sua cattiveria spropositata nei confronti sia della protagonista, chiamata a più riprese “pervertita” e “lesbica”, che di Maria), di doppi sensi velati (Kanako ha sempre in mente pensieri perversi, quindi sarà la regola vederla fantasticare di continuo sulle sue compagne) oppure semplice cattiveria (Maria è una compagna assolutamente crudele a volte).
Insomma, semplice ma efficacissimo umorismo made in Shaft, il che ai più esperti già potrebbe dare una chiara visione dello stile adottato (visti i precedenti comici con quel capolavoro che è Sayonara Sensei).

Graficamente l’opera, come è quasi ormai tradizione per i lavori dello studio di produzione già citato, presenta uno stile innovativo, che sacrifica una parte delle animazioni per dare vita spesso a dei veri e propri collage in movimento. Non è esagerazione dire che a volte alcune soluzioni visive, al limite dell’assurdo fisico, possono essere considerate come delle vere perle artistiche.
Sul capitolo sonoro, bravura dei doppiatori a parte nel recitare le battute, si può dire sostanzialmente poco. Le tracce audio proposte dopotutto, non sono certo quelle di un film, come accade spesso nelle commedie, ma senz’altro opening ed ending fanno la loro parte in modo eccellente (ancora una volta però è l’aspetto visivo delle stesse a dare un valore aggiunto a mio parere).  

Come da prassi, il manifestarsi della perversione della protagonista è accompagnato da ettolitri di sangue XD
  
Voto: 7 e mezzo – Divertente ed originale, evita di riproporre le basi ormai scontate della commedia umoristica per “vandalizzare” il genere yuri. Per me ci riesce in modo soddisfacente, strappando più di un sorriso, ma purtroppo non ripetendo la genialità si Sayonara Sensei.

Pro:
+ Gag tutto sommato divertenti
+ Graficamente la serie è una piccola perla, soprattutto per quanto riguarda lo stile

Contro:
- Un po’ ripetitivo a tratti
- Non mantiene sempre lo stesso grado di umorismo

Se ti è piaciuto allora potrebbe interessarti: Seitokai Yakuindomo (allusioni sessuali, ma molto più marcate), Sayonara Zetsubou Sensei (il must del genere)

Fansub consigliato: I Bowling ball fansub hanno realizzato un’ottima versione di quest’opera, predisponendo sia una versione HD che una SD avi. Sul lato tecnico in particolare colpisce la perfetta integrazione dei cartelli con lo stile dell’anime.

5 commenti:

  1. Anime carino ma la seconda serie però non mi ha ispirato come la prima (fra virgolette devo ancora finire quest'ultima).
    Però senza dubbio divertente e frizzante.
    Mi ricordo che quando ho visto per la prima volta quest'anime stavo appena buttandomi nel mondo del senza sub...è stato traumatizzante. La protagonista parla a una velocità probabilmente vicino alla velocità del suono (non la supera solo perché altrimenti non la sentiremmo proprio) e anche con i sottotitoli mi ritrovavo spesso a dover stoppare il video per leggerlo per intero.
    Consigliato sicuramente.

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  2. E' un sacco di tempo che mi ripeto di guardarlo prima o poi e alla fine me ne scordo sempre. Mi sa che adesso lo metto seriamente in lista per visionarlo. Alla fine il tema dello scambio di genere (già visto in tante altre opere) mi piace abbastanza per cui che posso dire: mi hai convinta ^^

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  3. La seconda serie qui in italia (così come Sayonara Sensei) è stata purtroppo snobbata in toto... o meglio, non completata (e stallata a vita).
    Comunque io la seconda l'ho seguita in eng, ma non è che ti sei perso tantissimo, soprattutto a causa della ripetitività delle situazioni

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  4. @Acalia: la shaft è una casa maestra nel riproporre in chiave diversa dei generi vecchi... basti vedere Madoka XD

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  5. Ecco, me ne sono accorto delle poche puntate che ho visto.
    Poi non mi sono più interessato e quindi non so che fine ha fatto, ma quello che avevo visto mi sembrava un trita e ritrita, e per quanto era divertente alla fine non faceva più ridere.
    Peccato perché la prima serie è stata nel suo piccolo "geniale"

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